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Covid: report Fiaso, nuovo balzo ricoveri al 19%

6 Luglio 2022

Roma, 6 lug. (Adnkronos Salute) – “Nuovo balzo settimanale dei ricoveri Covid: nella rilevazione del 5 luglio degli ospedali sentinella, il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid (sia i reparti ordinari sia le terapie intensive) cresce complessivamente del 19%”. E’ quanto emerge dal report della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, nel report settimanale.

“L’analisi dei dati – si legge – conferma, in linea con il trend evidenziato la scorsa settimana, la risalita in misura maggiore delle ospedalizzazioni ‘per Covid’, ovvero di ricoveri con sindromi respiratorie tipiche della malattia da Covid-19, pari al +24,5%. Aumentano anche, ma a ritmo inferiore, i ricoverati ‘con Covid’, cioè quei pazienti giunti in ospedale per curare altre patologie e trovati positivi al tampone pre-ricovero: in una settimana sono cresciuti del 13,7%”, prosegue il report.

“I ricoveri dei reparti ordinari fanno registrare un incremento del 15% – dettaglia il rapporto – mentre nelle terapie intensive degli ospedali sentinella, sia pur con numeri ancora relativamente bassi, si assiste a un raddoppio del numero dei posti letto occupati. Nelle rianimazioni, in particolare, persiste una quota di no-vax pari al 19%; tra i vaccinati, invece, l’80% dei presenti risulta aver fatto il vaccino ormai da oltre 4 mesi”.

“Questa settimana registriamo per la prima volta dopo mesi una inversione di tendenza: i pazienti ‘per Covid’ (52%) tornano a essere più numerosi di quelli ‘con Covid’ (48%). Le percentuali evidenziano come tornino a crescere in maniera significativa i pazienti che hanno una patologia specifica ‘da Covid’, con sindromi respiratorie – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore – La diffusa circolazione del virus ci obbliga, nuovamente, a riorganizzare i nostri ospedali per adeguarci all’andamento dell’epidemia, riaprendo i reparti dedicati all’assistenza respiratoria e ventilatoria, ma continuando allo stesso tempo a ricoverare coloro che non presentano una sintomatologia specifica in aree multidisciplinari o all’interno dei reparti specialistici laddove è possibile creare percorsi che consentano un isolamento sicuro”.

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