Farmaci: rafforzamento poteri Ema, via libera Europarlamento
Bruxelles, 20 gen. (Adnkronos Salute) () – Via libera del Parlamento Europeo, a grande maggioranza, all’accordo provvisorio raggiunto con il Consiglio l’anno scorso per aumentare i poteri dell’Ema, l’autorità regolatrice dei medicinali dell’Ue. Il testo è stato approvato in via definitiva oggi a Strasburgo con 655 voti favorevoli, 31 contrari e 8 astensioni. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema), spiega l’Aula, sarà ora meglio attrezzata per monitorare e mitigare le carenze di medicinali e di dispositivi medici vitali e per affrontare le emergenze di salute pubblica.
Nei primi mesi della pandemia non pochi Paesi Ue si sono trovati a corto di farmaci basilari come il paracetamolo, tanto che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dovette chiamare il premier indiano Narendra Modi per pregarlo di rimuovere il bando all’esportazione di farmaci decretato da New Delhi, tra i principali produttori mondiali del generico insieme alla Cina. Anche altri dispositivi di base, come le mascherine e le apparecchiature per la ventilazione polmonare, scarseggiavano in Europa nella primavera del 2020.
Saranno formati due gruppi direttivi, uno per i medicinali e l’altro per i dispositivi medici, e l’Ema creerà e gestirà una piattaforma europea di monitoraggio delle carenze per facilitare la raccolta dei dati.Tutti gli attori della catena di approvvigionamento saranno coinvolti in maniera più diretta, con la consulenza di esperti rappresentanti dei pazienti e di professionisti del settore medico, nonché di titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio, dei distributori all’ingrosso e di altri soggetti strettamente coinvolti nell’assistenza sanitaria. L’agenzia creerà anche una pagina web con informazioni pubbliche sulle carenze. I dati relativi alle sperimentazioni cliniche e le informazioni sui prodotti medicinali autorizzati saranno resi disponibili in modo “rapido e trasparente”. Il regolamento entrerà in vigore il primo marzo di quest’anno (il Consiglio ha approvato il testo in Coreper il 10 novembre scorso).
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