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Liste d’attesa ‘insostenibili’ per gli italiani, in arrivo decreto per tagliarle

2 Maggio 2024

Roma, 2 mag. (Adnkronos Salute) – L’appropriatezza prescrittiva contro le liste d’attesa. Dovrebbe essere questa la strategia che il ministero della Salute metterà in campo in un decreto che arriverà nei prossimi giorni per aggredire i tempi ormai insostenibili – come lamentano gli italiani in una recente indagine – per prenotare esami e visite nel Servizio sanitario nazionale. Mettere un ‘freno’ alle prescrizioni inutili è un tema già affrontato dall’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che aveva provato ad introdurlo nel Ssn. Tentativo rimasto però solo sulla carta. Secondo alcune indiscrezioni, nel decreto il ministero della Salute starebbe valutando anche la messa a punto di linee guida per aiutare i medici nelle prescrizioni. L’obiettivo però è quello di tracciare le ricette e, senza dirlo in modo diretto, arrivare ad un taglio che darebbe ossigeno al sistema nel recupero delle liste.

I tempi? E’ di una settimana fa l’annuncio del ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara: “Stiamo lavorando a un decreto per combattere le liste d’attesa, lo presenteremo nei prossimi 15 giorni. Vogliamo che finalmente in Italia, regione per regione, con una regia centrale si controlli dove e quali prestazioni mancano”.

Tra gli effetti della pandemia Covid sul Servizio sanitario nazionale c’è sicuramente quello di aver allungato ancora di più il recupero delle liste d’attesa per esami e visite. Nessun intervento è riuscito a rimettere sul binario di tempistiche più certe le prenotazioni. Quasi 9 italiani su 10 ritengono che il principale problema del Ssn è legato ai tempi di attesa “insostenibili” per una prima visita (‘per 88% degli italiani si aspetta troppo’). È questo in estrema sintesi l’esito del ‘check-up’ sulla salute degli italiani e sul Sistema sanitario nazionale che emerge da EngageMinds Hub, Centro di ricerca dell’Università Cattolica, campus di Cremona. L’ultima indagine che dimostra come il tema dell’accesso alle prestazioni nella sanità pubblica sia molto sentito dagli italiani.

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