“Solidarietà al medico aggredito, ma basta assistere impotenti”
Roma, 10 lug. (Adnkronos Salute)() – “Ancora una volta un operatore sanitario, nello specifico un medico del pronto soccorso dell’Ospedale Grassi di Ostia, è stato aggredito da un paziente all’interno della struttura sanitaria. Per prima cosa ritengo necessario e doveroso esprimere a questo collega la piena solidarietà e sostegno di tutto l’Ordine dei medici di Roma, sottolineando che si tratta di un episodio, purtroppo l’ennesimo, drammaticamente grave”. Così Antonio Magi, presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri, commenta l’aggressione ai danni di un medico in servizio all’ospedale di Ostia da parte di un paziente.
“L’elenco di queste aggressioni si sta via, via allungando. Voglio ricordare che solo nella scorsa primavera abbiamo assistito impotenti all’omicidio della collega psichiatra di Pisa uccisa davanti al suo ospedale. Lo abbiamo già detto in precedenza al verificarsi di altri episodi che queste violenze non sono soltanto il frutto di un attimo di follia quanto piuttosto di un malcostume che sta dilagando nella società – sottolinea Magi – Il malcontento che sfocia in violenti attacchi verbali e fisici è un fenomeno culturale figlio di questo tempo malato che stiamo vivendo. Siamo arrivati al punto che gli ospedali e gli ambulatori non sono più dei luoghi sicuri per noi operatori e il dramma è che questo lo stiamo accettando”.
“I medici e gli operatori sanitari nonostante svolgano un lavoro quotidiano tra i più preziosi e delicati, continuano ad essere vessati e aggrediti. Tutto ciò è inaccettabile e intollerabile per un paese civile e – conclude Magi – forse dovremmo iniziare a chiederci fino a quanto siamo disposti a tollerare tutto ciò prima che il ‘meccanismo’ si rompa in modo irreparabile”.
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