Spadafora (Ancod), ‘basta fake, nostri dentisti non sono low-cost’
Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) – “L’Associazione nazionale centri odontoiatrici è presente su tutto il territorio nazionale con oltre 570 strutture, 7mila medici-odontoiatri e 8mila dipendenti al servizio di 3 milioni di pazienti curati per un totale di 10 milioni di prestazioni erogate. Rappresentiamo l’odontoiatria organizzata che lavora con alti standard di sicurezza e le migliori tecnologie. Tuttavia, dobbiamo constatare che movimenti e figure istituzionali contrastano questo nostro processo di sviluppo. Per non parlare delle fake news che circolano, per molti i nostri sono centri odontoiatri low-cost. Non è così. Ecco perché siamo nella sede del ministero della Salute, il nostro obiettivo è sensibilizzare le istituzioni in merito alle positività del nostro mondo. Noi vorremmo essere un interlocutore serio e credibile per lo sviluppo, non solo del comparto sanitario ma anche del Paese”. Così all’Adnkronos Salute Nicola Spadafora, presidente dell’Associazione nazionale centri odontoiatrici, in occasione dell’evento “Ancod: l’odontoiatria organizzata in Italia” che si è tenuto questa mattina nell’Auditorium del dicastero di lungotevere Ripa.
“Nostro intento è far conoscere i valori di Ancod – ha detto Spadafora – che conta le 5 più importanti realtà aziendali del settore (Bludental, DentalPro, Dentalcoop, HDental e Primo Caredent) e rappresenta il 60% del mercato dell’odontoiatria organizzata italiana configurandosi come uno dei protagonisti all’interno dell’ecosistema della sanità e della cura dentale. I valori che ci contraddistinguono sono competenza, trasparenza, accessibilità e innovazione”. L’accessibilità “non riguarda solo le cure – ha detto Spadafora – ma anche il mondo del lavoro: favoriamo l’inserimento dei giovani”, garantendo “un percorso formativo direttamente ‘on the job’ attraverso il quale gli aspiranti odontoiatri possono godere non solo dell’esperienza di esperti profili senior che li seguono fin dalle fasi iniziali ma anche dell’apprendimento tecnico sulle migliori tecnologie presenti sul mercato, imparando il mestiere nel miglior modo possibile”.
Inoltre, “forniamo ai giovani una formazione continuativa nell’arco della loro presenza nei nostri centri, formazione dedicata ai medici odontoiatri e a tutto il personale”. Dal punto di vista dell’innovazione “il nostro obiettivo è quello di fornire tecniche sempre più all’avanguardia, ma soprattutto strumenti e strutture che le realtà tradizionali non sono in grado di fornire”, ha evidenziato Spadafora che ha poi aggiunto: “Tra i nostri intenti c’è sicuramente quello di sensibilizzare le Istituzioni in merito ai processi ai protocolli che stiamo adottando e che stanno avendo grandissimo successo in termini di ritorno di pazienti e in termini di nuove aperture in tutto il territorio nazionale”.
Per Ancod l’innovazione non si esaurisce con l’utilizzo di tecnologie ultramoderne, ma si sviluppa – è emerso dall’incontro – anche nella creazione di servizi ad hoc su misura della persona: ne è un esempio la creazione di un’unica cartella clinica digitale per ogni paziente, costantemente aggiornata e condivisa con tutti gli altri centri dislocati sul territorio nazionale, in modo da assicurare l’accesso alla struttura più vicina al momento del bisogno e la continuità delle cure.
Per Spadafora, “grazie ai 5 gruppi associati ad Ancod evitiamo il turismo dentale, ovvero quei viaggi all’estero che gli italiani scelgono di fare per curare i denti e risparmiare, perché nostro obiettivo è la qualità delle cure, oltre all’accessibilità, alla trasparenza e all’innovazione, e per farlo applichiamo una tariffazione sicuramente inferiore rispetto al medico tradizionale”. Anche per questi motivi alle Istituzioni, ha detto poi Spadafora, “chiediamo di essere maggiormente considerati perché purtroppo, nonostante i grandissimi numeri che abbiamo prodotto in dieci anni, continuiamo a subire tutta una serie di attacchi da parte delle associazioni di categoria e da parte di alcuni membri delle istituzioni. Ci viene detto che rappresentiamo le catene low-cost nelle quali non ci sarebbe qualità del servizio a danno dei pazienti. Niente di più falso. Siamo qui per ribadire che rappresentiamo cliniche specializzate che lavorano con tutti gli standard di sicurezza applicando tutti i migliori protocolli e le migliori tecnologie. Quindi chiediamo al ministro della Salute Schillaci e alle Istituzioni di essere al nostro fianco per assisterci e favorire il nostro continuo processo di crescita”.
Un appello raccolto dal presidente della Commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini, intervenuto alla tavola rotonda: “Sono molto attento ai cambiamenti, dobbiamo tentare di portare avanti delle riforme di sistema, ad esempio per riorganizzare la sanità integrativa”, ha spiegato, sottolineando anche la necessità di “ricostruire il rapporto medico-paziente, che è venuto meno nel periodo del Covid”. Ancod ha al suo interno il Comitato medico-scientifico composto da Samuele Baruch e da Vincenzo Notaro, a cui si affianca da quest’anno l’ex sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in qualità di consulente esterno. Il Comitato ha il compito di vigilare sulle attività delle aziende e sulla loro condotta e si pone come organismo autonomo garante di un elevato standard qualitativo comune a tutte le aziende che fanno o faranno parte di Ancod. “Il futuro è la formazione e la tecnologia: per stare al passo con i tempi bisogna fare sistema, per raggiungere insieme quello che da soli non si riuscirebbe a raggiungere” ha concluso Sileri.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche