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Telemedicina, firmato accordo per potenziare ricerca con digitale

25 Novembre 2022

Roma, 25 nov. (Adnkronos Salute) – L’Istituto superiore di sanità insieme al Consorzio interuniversitario Cneca, all’Istituto nazionale di Fisica nucleare e alla Società italiana di telemedicina, che ha promosso l’iniziativa, hanno stipulato un accordo di collaborazione per promuovere, coordinare e svolgere la ricerca biomedica utilizzando in modo innovativo le tecnologie digitali e di telecomunicazione.

Alla definizione dell’accordo ha contribuito il Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali dell’Iss che parteciperà direttamente al comitato direttivo per la gestione delle attività. L’accordo prevede, in particolare, lo studio di nuovi sistemi per gestire i flussi di informazioni su internet per la cura dei pazienti e lo svolgimento di attività sanitarie a distanza; lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi sistemi digitali per la telemedicina, per le terapie digitali, la teleriabilitazione, la medicina digitale e le modalità di personalizzazione delle cure combinando tra loro di differenti tecnologie digitali; lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi metodi di analisi della complessità dei sistemi biologici; lo studio e la messa a punto di nuovi sistemi digitali per condurre le sperimentazioni cliniche.

Queste ricerche – spiega una nota – servono a favorire i meccanismi di coproduzione di innovazioni digitali per la medicina, ma anche a validare scientificamente modelli organizzativi, protocolli, trattamenti e progetti, per nuove opportunità nella scienza medica. Per tali attività è fondamentale una strettissima cooperazione multidisciplinare e i sistemi di calcolo avanzato rappresenteranno sempre di più un insostituibile strumento per la ricerca biomedica e la sperimentazione clinica.

I sistemi di calcolo e telecomunicazioni costituiranno lo strumento elettivo di verifica e controllo in tempo reale dei fenomeni correlati alla salute complessiva e a quella individuale. Ma il lavoro in questi nuovi settori non è soltanto tecnologico. Le infrastrutture di trasmissione e computazione dovranno affrontare sfide che nell’ambito medico/clinico hanno una formulazione peculiare.

Le attività saranno indirizzate nel concreto – illustra la nota – a definire e validare nuovi modelli e metodi di computazione traslabili dal setting della ricerca a quello della medicina e sanità digitale, a sviluppare trial clinici decentralizzati basati su reti collaborative di ricerca e trial specifici per i settori emergenti, a cooperare alla definizione di nuovi strumenti di ricerca forniti dell’informatica e dalla matematica, utili per studiare la complessità dell’individuo, anche riguardo alla visione ‘one health’, ossia al modello sanitario che si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente. 

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