(Adnkronos) – Dieci anni dopo il disastro della Deepwater Horizon tracce di residui petroliferi erano ancora presenti nei dintorni. E’ quanto dimostra un nuovo rapporto condotto su dati relativi al 2020. Il petrolio greggio è infatti una miscela complessa, con molti componenti che subiscono reazioni chimiche nell’ambiente. Queste sostanze chimiche trasformate, così come i prodotti petroliferi che persistono più a lungo, possono avere un impatto sugli ecosistemi locali anche a anni di distanza e una migliore comprensione del destino di queste molecole può aiutare i futuri sforzi di bonifica. Quello della piattaforma petrolifera della BP, esplosa e poi affondata nel Golfo del Messico nel 2010, è considerato il peggiore sversamento di petrolio della storia.
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