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Distributori automatici, già 10mila cestini RiVending per riciclare la plastica

18 Marzo 2022

(Adnkronos) – In Italia sono già 10mila i cestini RiVending installati vicino ai distributori automatici di imprese, scuole, università e uffici pubblici, con cui è possibile raccogliere e riciclare bicchierini e palette di plastica, e bottigliette in Pet con l’obiettivo di trasformarli da rifiuti in risorse.

Secondo quanto rilevato da Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), Corepla e UnionPlast in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, ogni cestino permette in media di raccogliere circa 1.250 bicchieri ogni mese. Questo significa che l’intero progetto è già in grado di gestire circa 150 milioni di bicchieri all’anno, pari ad oltre 450 tonnellate di polistirolo.

RiVending è un’iniziativa di economia circolare nata nel 2019: un ciclo virtuoso di recupero e riciclo in cui gli oggetti in plastica, prelevati dai distributori automatici, vengono trasformati per essere nuovamente utilizzati. A fianco del distributore automatico viene posizionato uno speciale contenitore nel quale gettare bicchieri e palette in plastica dopo l’uso. Tubi rigidi presenti al suo interno e collegati al coperchio accompagnano la caduta dei bicchieri favorendone l’impilamento. A partire dal 2020, il progetto si è allargato anche al recupero delle bottiglie in plastica.

“La Direttiva Ue sulla Plastica Monouso – commenta Ernesto Piloni, presidente di Venditalia Servizi che gestisce il progetto RiVending – impone agli Stati membri di riciclare entro il 2025 almeno il 77% di bottiglie in Pet che dovranno essere prodotte almeno per il 25% da Pet riciclato. RiVending Pet è, quindi, un progetto che darà il suo contributo al raggiungimento di questi ambiziosi traguardi di sostenibilità, coinvolgendo l’intero settore del vending italiano con l’obiettivo di creare un’efficiente economia circolare all’interno del comparto”.

Ad oggi ben 70 gestori vending hanno sottoscritto il disciplinare Rivending e anche diverse primarie aziende hanno aderito al progetto, tra cui multinazionali della logistica, dei trasporti e dell’automotive. Entro la fine del 2022, inoltre, è previsto un ulteriore e deciso incremento del numero dei cestini su tutto il territorio nazionale.

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