app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Sei ettari di trifoglio e 100 arnie, il paradiso delle api a Ferrara

18 Maggio 2022

Per prima cosa ha creato il suo‘bambuseto’ alle porte di Ferrara convinto delle grandi potenzialità della pianta: è l’alimento sano del futuro, è un’alternativa alla plastica e ci dà una mano con il clima. Dai primi tre ettari, è arrivato a quota sei sui 12 ettari totali dell’azienda, la Kida Organic Forest. Ora Paolo Bruschi, una carriera manageriale di tutto rispetto (è stato vice direttore generale di Poste Italiane e, prima ancora, alle relazioni esterne di Fininvest e Omnitel con la sua agenzia di comunicazione) riconvertita alla natura, fa un ulteriore passo avanti, nella direzione dell’ambiente, e all’interno del bambuseto ha seminato 6 ettari di trifoglio nano rendendo l’ambiente ideale per le api. 

Probabilmente, in Italia è la più grande coltivazione di trifoglio destinato agli impollinatori (che produrranno un miele davvero pregiato). “Non risolveremo i problemi del mondo, ma nella nostra filosofia aziendale l’impollinatore deve essere l’ape, non una roba meccanica. Quindi, abbiamo piantato questi sei ettari di trifoglio nano, principalmente per le api ma non solo, perché i benefici sono tanti. Abbiamo installato le prime 30 arnie che diventeranno 100 entro l’anno. E se possibile andremo anche oltre”, racconta Paolo Bruschi all’AdnKronos.

Su questi sei ettari, a primavera sbocciano tra 1 e 3 milioni di fiori bianchi, di cui le api sono ghiotte, che restano fino a dicembre. “Una pianta magica, il trifoglio – spiega Bruschi – tiene umido il terreno, consentendo di utilizzare tra il 30 e il 40% di acqua in meno; è un grande fissatore di azoto, fissa tra i 120 e i 280 kg di azoto l’anno per ettaro, ed è azoto naturale che ci consente di avere un terreno che non ha bisogno di altro perché ‘auto fertilizzato’. E poi permette alle api di produrre un miele raro, pregiato, bianco, dalle qualità eccezionali”.

L’iniziativa nasce dall’accordo tra la sua Kida Organic Forest e il Gruppo Farmiele e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rafforziamo del progetto ecosostenibile di Bruschi che punta ad arrivare al 2025 ad oltre 180.000 piante adulte di bambù in un contesto raro di biodiversità.

Kida Organic Forest è infatti un’azienda ecosostenibile che conta oggi 12 ettari di terreno in fase di conversione biologica (“Siamo associati con la Coldiretti perché abbiamo trovato, nella conversione biologica, un ottimo alleato e ci siamo trovati molto bene”, dice Bruschi) di cui 6 ettari di bambuseto di diversa tipologia (tra cui il bambù rosso, giallo, nero e blu), uno spazio dedicato alla camomilla selvatica, un campo di asparagi, un orto dove si sta coltivando anche un fagiolo raro e un frutteto di oltre 1000 alberi di ciliegie, albicocche e pesche dove non vengono usati diserbanti e si segue la lotta integrata.

“Questo non è un sogno: è un’iniziativa imprenditoriale che vuole diventare produttiva e magari replicabile”, conclude Bruschi.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Sostenibilità, Mecarozzi (Acis): “Nuovo manuale degli imballaggi di cartone per dare visibilità alla filiera”

15 Novembre 2024
Roma, 13 nov. (Adnkronos) – “Con questo manuale vogliamo dare visibilità alla filiera molto compl…

Eco-imballaggi, arriva il vademecum sul cartone ondulato

15 Novembre 2024
Roma, 14 nov. (Adnkronos) – Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi ne…

Tassani (Agrofarma): “Tavolo Ue in primi 100 giorni con legislatori agricoltori e industria”

14 Novembre 2024
Roma 14 nov. 2024 (Adnkronos/Labitalia) “Riguardo la norma europea per la sostenibilità ambiental…

Tassani (Agrofarma): “Investimenti per 10 mld euro entro il 2030 nell’industria”

14 Novembre 2024
Roma, 14 nov. (Adkronos/Labitalia) – “Abbiamo aggiornato i numeri delle wave precedenti in questo…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI