Riforme, Landini: “No elezione diretta presidente Repubblica”
“Abbiamo espresso il nostro punto di vista e cioè per quello che ci riguarda, l’impianto della nostra Costituzione, il ruolo del nostro Parlamento e ruolo del presidente la Repubblica non possono essere messi in discussione”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a seguito dell’incontro con la ministra delle Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati. “Per noi deve essere il presidente della Repubblica che nomina il presidente del Consiglio, e che scioglie le Camere. Per noi non c’è l’elezione diretta del presidente la Repubblica né elezione diretta del premier, non è questo il nostro schema”, ha rimarcato Landini. “Abbiamo posto il tema dell’autonomia differenziata rispetto alla quale ci è stato detto che è di competenza del ministro Calderoli, ma abbiamo comunque trattato e affrontato come gli articoli della Costituzione possono essere declinati. Quella riforma in qualche modo può allargare le distanze tra i mezzogiorno e le regioni del nord”, ha detto dal canto suo il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri all’uscita dell’incontro. “Abbiamo ricordato che ci sono alcune salvaguardie costituzionali che riguardano sanità, istruzione e lavoro che rischiano di essere messe in discussione. Su questo tema ci aspettiamo, anche se non è di sua competenza un confronto più articolato, che speriamo di poter fare con il governo e il ministro competente nelle prossime settimane”, ha aggiunto il sindacalista.
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