Davide Giacalone
Direttore de La Ragione. Editorialista, saggista e scrittore.
Primarie PD, domenica al voto
Domenica 26 febbraio in Italia si voterà per le primarie del Partito Democratico. Un’analisi sulle recenti mosse rischiose del partito
L’arma del debito contro di noi
Il debito è come un’arma puntata contro di noi ma abbiamo la possibilità di non essere il bersaglio, ma di potere prendere la mira
Giustizia, serve cambiare. Non lamentare
Se continui a portare sul banco degli imputati cittadini che saranno assolti anche tu vai a fare un’altra cosa, perché crei danno e costi inutili alla giustizia
Competizione studentesca
La studentessa di Padova si sbaglia nel demonizzare la competizione e certamente lo sa anche lei. Perché la competizione, il fare a gara, è la cosa più naturale che ci sia
Il paese cresce ma nessuno ne parla (e quindi nessuno vota)
L’astensionismo delle regionali è la conseguenza di molteplici fattori. Non è solo la sconfitta di quello o quest’altro partito ma di tutta la politica
Tris di errori all’Eliseo
Gli errori di Meloni, Macron e Zelensky sul “mancato” invito della Presidente del Consiglio all’Eliseo. Bisogna procedere insieme
Rete unica, Stato irretito
Se il governo s’incaponisse a volere la rete unica e italica, si troverebbe in una brutta trappola. Ma può cogliere l’occasione per dire: mi rimetto a regolare
Sul caso Cospito si litiga sul nulla
Ci sono tre ragioni ben precise per rendersi conto che se si parlasse dei fatti e della realtà certe cose non succederebbero
L’unico modo per fermare la guerra
C’è un solo modo per fermare la guerra: chiarire ai russi che non potranno mai vincerla
Le prossime sfide del governo
Giustizia, scuola, rapporti internazionali, flat tax e aliquote, sono alcuni dei temi dell’ultimo incontro a Palazzo Chigi
Soldi europei. Responsabilità italiane
Tanti chiedono ancora quattrini all’Ue, dimenticando che nessuno ne prende quanto noi.
I demolitori interni alla legislatura
Insistono nel dire che questa legislatura durerà 5 anni, come da Costituzione. Lo ripetono forse per autoconvincersi, consapevoli che i demolitori, semmai, li hanno all’interno della maggioranza