Fulvio Giuliani
Direttore quotidiano La Ragione. Giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, moderatore e presentatore.
Il buio nell’anima
La morte di Giulia Cecchettin è un peso per tutti. Si torna sempre allo stesso punto: il rifiuto del rifiuto. Il rifiuto della realtà. La negazione della libertà dell’altro
Nonni d’Israele
La marcia dei parenti degli ostaggi israeliani non si limita solo a pretendere di avere notizie: i nonni si offrono in cambio dei loro nipoti
Sinner fenomeno globale
Jannik Sinner regala all’Italia il primo personaggio realmente globale dopo il ritiro di Valentino Rossi e Federica Pellegrini
Biden, al centro del villaggio
Sempre più curioso il destino di Joe Biden, l’unico leader occidentale che sia riuscito a fare il suo dovere fino in fondo
Bambini e decenza
La Procura della Repubblica di Padova ha chiesto che sia la Corte Costituzionale a esprimersi sulla legittimità dei figli nati da coppie omogenitoriali
Rai, destra, sinistra e talento
Non si parla d’altro che di “Rai meloniana”. E se iniziassimo a pensare al talento come unica fonte di successo o insuccesso nel mondo dello spettacolo?
Propaganda e strategia
La foto nel ‘Parlamento’ di Gaza rischia di essere soltanto l’ennesima arma fra le mani della propaganda terrorista e anche di tutti i volenterosi pacifisti unilaterali
Oltre lo sciopero niente
Il dramma storico è che i sindacati si stanno chiamando fuori da soli, non rappresentano più il mondo del lavoro
Professori anti Israele
L’appello, firmato già da oltre 3000 professori universitari, a chiudere qualunque rapporto diplomatico con Israele, che lascia senza parole
Il cinema non è un bancomat
Una semplice riflessione sul mantra che ci insegue da decenni: “la crisi (irreversibile, dicono) del cinema italiano”. L’eterna forza delle storie
Silenzio e rispetto
È morta la piccola Indi. La neonata, alla quale sono stati staccati i supporti vitali, è deceduta all’1.45 ora inglese. Aveva ottenuto la cittadinanza italiana in tempi record
Violenti in bicicletta
Violenti in bicicletta. Pieno centro a Milano, sabato: un gruppo che sembrava apparentemente festante, allegro e assolutamente pacifico di ciclisti, non lo era affatto