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Marco Di Liddo

Azovstal, ultimo atto

Alla base dell’accordo di Azovstal ci sono la debolezza e la necessità di salvare il salvabile. Ma la caduta dell’acciaieria non cambia l’economia della guerra.

Cosa resta della parata del 9 maggio e delle parole di Putin

Nella parata del 9 maggio Putin non ha avuto nessun trofeo da esibire. Tra le righe del discorso pronunciato oggi nella Piazza Rossa si nascondono gli obbiettivi dello Zar.

Contro l’ordine mondiale

Lo scopo della guerra in Ucraina è sancire la nascita di un nuovo ordine internazionale e vedere il tramonto del vecchio sistema americo-centrico, sorto dopo lo scioglimento dell’Urss nel 1991.

La morte può stancare

Il massacro di Bucha potrebbe non cambiare il corso della guerra in Ucraina, ma l’Occidente non deve abituarsi a convivere con l’orrore della guerra.

I sogni di Biden e gli incubi di Putin

Le parole di Biden tradiscono un antico desiderio degli USA: una Russia debole e fragile. Ma il nemico di Putin si nasconde in primis tra il suo entourage. Putin rischia di fare la fine di Giulio Cesare?

Lingua e lotta al nazismo: due punti su cui l’accordo Mosca-Kiev-Ue è possibile

Nelle ultime settimane si è assistito al lento aprirsi di qualche spiraglio diplomatico per la risoluzione della crisi. Esistono due punti su cui è ancora possibile un’intesa fra Russia, Ucraina e Unione Europea.

Così l’invasore intende controllare l’Ucraina

I tentativi di ‘russificazione’ ovvero i tentativi della Russia di imporre la propria cultura nel corso del tempo a Stati come Polonia, Lituania, Finlandia e Bielorussia, è tornata in auge con l’invasione russa dell’Ucraina.

Guerra e negoziati passano da Mariupol

Kherson e Mariupol sono i due centri nevralgici e snodi fondamentali che potrebbero rappresentare i punti di svolta sia per il conflitto tra Russia e Ucraina, che per il futuro dei negoziati tra Cremlino e Occidente.

Le democrazie informano l’aggressore disinforma

Sottovalutare la propaganda è un grave errore. Il potere dell’informazione potrebbe cambiare gli equilibri della guerra tra Russia e Ucraina.

Tornano le tattiche sovietiche

Dopo le incertezze iniziali Mosca ha modificato la propria tattica, tornando all’antico della scuola sovietica e alla pioggia di fuoco d’artiglieria sulle città. Senza più distinzione tra obiettivi militari ed obiettivi civili.