Al Jolani: “Cristiani parte integrante della Siria, ammirazione per Papa Francesco”
Le parole del leader siriano Abu Mohammed al Jolani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas
Al Jolani: “Cristiani parte integrante della Siria, ammirazione per Papa Francesco”
Le parole del leader siriano Abu Mohammed al Jolani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas
Al Jolani: “Cristiani parte integrante della Siria, ammirazione per Papa Francesco”
Le parole del leader siriano Abu Mohammed al Jolani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas
Le parole del leader siriano Abu Mohammed al Jolani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas
“Stiamo lavorando per riportare in patria chi ha dovuto lasciare la Siria. È nostra intenzione riportare i siriani espatriati alle loro case e i cristiani siriani ritorneranno a vivere e a professare la loro fede in Siria”, così il leader siriano Abu Mohammed al Jolani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas nel colloquio tra i due riportato dall’Osservatore Romano.
“Non considero i siriani cristiani una minoranza – ha spiegato al Jolani – ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano. Ho vissuto a lungo nel Governatorato di Idlib, dove ho conosciuto l’impegno di due suoi confratelli, padre Hanna e padre Loai, a favore della popolazione di quell’area. Hanno aiutato e sostenuto tutti coloro che si rivolgevano a loro senza nessuna distinzione. Ho provato stima e rispetto per loro. Grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco: è un vero uomo di pace, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà”.
Nel colloquio riportato dall’Osservatore romano, il leader siriano spiega che “per anni il popolo siriano ha dovuto subire le conseguenze di una corruzione diffusa a vari livelli. Mancavano i servizi essenziali alla vita della maggioranza delle persone, mancava ogni visione di sviluppo e di crescita per il Paese”. “I dissidenti – ha detto – venivano arrestati e, nel peggiore dei casi, eliminati. Abbiamo visitato prigioni che non avevano niente di umano. Il territorio siriano, ricco di storia e civiltà millenaria, è stato quasi completamente distrutto. La divisione fra le persone ha portato a conflitti e a spaccature”. Quanto al futuro del popolo che tanto ha sofferto e alla eventualità di altre tensioni, al Jolani ha risposto: “Stiamo lavorando per l’unità e la pace. È la nostra ferma volontà. Ci vorrà del tempo ma sono sicuro che arriveremo a dare una stabilità politica e sociale alla Siria”.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
-
Tag: esteri
Leggi anche