Al via oggi il G7 a Kananaskis, in Canada, che durerà fino a domani. Tra i temi in agenda, la guerra tra Israele e Iran, ora in cima alle priorità in un’agenda stravolta dopo i fatti degli ultimi giorni. Si aggiunge così un altro dossier geopolitico divisivo, dopo quello dell’Ucraina e di Gaza. Il gruppo dei Sette avrebbe pronta una bozza di comunicato congiunto per la de-escalation tra Israele e Iran. A riportarlo è l’agenzia Reuters. “Gli iraniani non vinceranno questa guerra, devono fare un accordo e devono parlare subito, prima che sia troppo tardi”, ha dichiarato il premier canadese Carney.

Intanto, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, sta lavorando per proporre un’iniziativa comune per un cessate il fuoco a Gaza e su cui starebbe riscontrando aperture da parte dei partner.

A far discutere sono le dichiarazioni del presidente americano, Donald Trump, secondo cui sarebbe stato un errore cacciare la Russia dal G7. “Obama e Trudeau non hanno voluto la Russia, io dissi che era un errore, non avremmo una guerra adesso, e non avremmo una guerra adesso se Trump fosse stato presidente quattro anni fa. Era G8, poi hanno messo fuori la Russia, anche se non ero in politica dissi chiaramente che era un grande errore”, queste le parole pronunciate daTrump durante il bilaterale con Carney.

Dichiarazioni che arrivano alla vigilia dell’incontro che il tycoon avrà domani, a margine del vertice, con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. “Non stiamo parlando con l’America di nuovi dazi – ha dichiarato il presidente ucraino – Anzi, uno dei temi che discuterò con il presidente Trump durante l’incontro è il pacchetto di difesa che l’Ucraina è pronta ad acquistare”. Queste le dichiarazioni di Zelensky durante una visita a Vienna.

Intanto, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha anticipato il bilaterale che avrà con Trump attraverso “un’ottima telefonata”, nella quale il tycoon ha ribadito il suo impegno “a raggiungere un buon accordo (in merito ai dazi ndr.) prima del 9 luglio”. Una telefonata nella quale sono stati poi trattati anche altri temi urgenti come “la situazione geopolitica tesa in Medio Oriente e la necessità di uno stretto coordinamento dell’impatto sui mercati energetici”, nonché “della situazione in Ucraina, dell’imperativo di un cessate il fuoco e della necessità di mantenere la pressione sulla Russia”.

Infine, alla vigilia dell’apertura ufficiale del vertice, si è svolto un lungo ed informale colloquio tra Meloni, Macron, Merz, Starmer e Carney.

Di Claudia Burgio