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Il ruggito del vecchio Joe

Biden ha pronunciato uno dei discorsi più potenti e di personalità da quando siede nello Studio Ovale della Casa Bianca

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Il ruggito del vecchio Joe

Biden ha pronunciato uno dei discorsi più potenti e di personalità da quando siede nello Studio Ovale della Casa Bianca

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Biden ha pronunciato uno dei discorsi più potenti e di personalità da quando siede nello Studio Ovale della Casa Bianca

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Biden ha pronunciato uno dei discorsi più potenti e di personalità da quando siede nello Studio Ovale della Casa Bianca

Joe Biden, il vecchietto sfasato – per non ricorrere alle espressioni volgari che vengono regolarmente utilizzate nei suoi confronti – ha pronunciato uno dei discorsi più potenti e di personalità da quando siede nello Studio Ovale della Casa Bianca. Ha scelto il momento istituzionale per eccellenza, il discorso sullo stato dell’Unione davanti al Congresso, per mandare una serie di messaggi al suo avversario nella corsa alla rielezione e al Paese. Certo, Biden è andato oltre: ha sostanzialmente trasformato il discorso sullo stato dell’Unione nel kickoff della lunghissima e sfibrante campagna che ci attende sino a novembre. Ha provocato, attaccato, ironizzato, ha usato lo scranno più alto per demolire non tanto Donald Trump – mai citato direttamente ma richiamato ben 13 volte – quanto l’immagine di sé stesso che l’avversario gli ha cucito addosso. Con indiscutibile successo, va detto. Una camicia di forza che Joe Biden deve detestare più dello stesso Trump. Essere dipinto come un rimbambito o, se va bene, un vecchietto affetto da ritardi senili, da una sostanziale incapacità di analizzare i problemi, gli deve apparire la più intollerabile offesa a cinquant’anni di politica di altissimo livello. Crediamo che il vecchio Joe abbia reagito soprattutto a questo, più che alla figura di un populista senza scrupoli che ormai non sorprende più nessuno.

Lo si è letto in controluce, quando ha ricordato di essere stato attaccato in un’altra era perché troppo giovane e adesso perché troppo vecchio ma – ha aggiunto – «le idee non invecchiano». Nella sua costruzione dialettica ha inchiodato Trump alle bugie sull’assalto a Capitol Hill, agli enormi sgravi fiscali concessi ai super ricchi che hanno mandato a pallino il bilancio dello Stato, al can can fatto contro la Cina cui non sono seguiti provvedimenti che invece lui ha annunciato. A partire dal taglio delle forniture delle tecnologie più avanzate. Ha tenuto duro sull’immigrazione e sull’idea di accoglienza e rispetto delle minoranze che negli Stati Uniti d’America resta un tema di formidabile portata. Ha tenuto fuori l’Europa, con l’esclusione della crisi ucraina. Utilizzata per sottolineare la nefasta influenza di Trump nei ritardi agli aiuti finanziari e militari al Paese aggredito da Putin.

Poi, la mossa più spettacolare fra i temi di politica estera: l’annuncio della costruzione di un porto artificiale a Gaza per permettere l’approdo di navi di grandi dimensioni destinate agli aiuti umanitari. Questa, se dovesse essere portata a termine, è una mossa che The Donald non poteva prevedere, un colpo a tutta la narrazione che ha provato ad appiattire Biden e l’amministrazione democratica su un’immagine di impotenza nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Un gioco ipocrita (se fra i due in corsa per la Casa Bianca c’è un amico di Bibi quello non è Biden) che sta funzionando nei sondaggi. Non sappiamo se l’operazione potrà andare a buon fine, ma l’eco è straordinaria: gli americani costruirono in pochi giorni i famosi porti galleggianti in Normandia, che consentirono di approvvigionare le truppe lanciate contro Hitler. Alcuni di quei pontoni sono ancora visibili al largo delle spiagge dello sbarco. Oggi non c’è da andare a combattere, c’è da tenere in piedi la democrazia israeliana, messa a rischio da un politico senza scrupoli. Joe Biden ha sottolineato ciò cheabbiamo scritto ripetutamente: Israele ha tutto il diritto di dare la caccia agli ideatori ed esecutori dei disumani attacchi del 7 ottobre ma con la carneficina della Striscia sta sbriciolando il proprio futuro e costruendo un muro d’odio per generazioni. Una prigione peggiore di qualsiasi fossato.

Joe Biden ‘il vecchio’ tutte queste cose le sa dire mostrando una cilindrata professionale sconosciuta a tanti altri, su entrambe le sponde dell’Atlantico. Non è evidentemente la soluzione ideale doversi affidare al super usato sicuro ma è con la realtà che si devono fare i conti. I sogni son desideri ma restano sogni.

di Fulvio Giuliani

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