Collisione sfiorata fra due aerei cinesi. Uno era diretto a Malpensa
Questione di secondi, di allarmi, di istinto. È stata sfiorata la tragedia nei cieli della Russia dove due aerei – entrambi cinesi – si stavano per scontrare fra loro
Collisione sfiorata fra due aerei cinesi. Uno era diretto a Malpensa
Questione di secondi, di allarmi, di istinto. È stata sfiorata la tragedia nei cieli della Russia dove due aerei – entrambi cinesi – si stavano per scontrare fra loro
Collisione sfiorata fra due aerei cinesi. Uno era diretto a Malpensa
Questione di secondi, di allarmi, di istinto. È stata sfiorata la tragedia nei cieli della Russia dove due aerei – entrambi cinesi – si stavano per scontrare fra loro
Questione di secondi, di allarmi, di istinto. È stata sfiorata la tragedia nei cieli della Russia dove due aerei – entrambi cinesi – si stavano per scontrare fra loro.
Un aereo di Air China – partito da Shanghai e con destinazione Italia, Malpensa per l’esattezza – si è trovato a soli 90 metri da un altro aereo cinese (della compagnia SF Airlines, partito dall’aeroporto di Budapest e diretto a Ezhou, in Cina).
Immediato l’allarme dei controllori di volo che hanno ordinato una manovra definita “evasiva”: “Dovete virare in direzioni opposte!”.
I due aerei si sono trovati “muso a muso”. In una situazione potenzialmente estremamente pericolosa. E che si sarebbe potuta trasformare, nel giro di pochi secondi, in una vera e propria catastrofe.
Lo scontro frontale infatti – si pensi alla pochissima distanza fra i due velivoli – sembrava inevitabile. Per fortuna però gli allarmi, la grande freddezza e l’istinto hanno fatto sì che i due aerei non si siano scontrati.
La notizia è stata appena resa nota ma l’evento risale allo scorso 6 luglio.
Secondo quanto affermato dagli esperti, i due aerei si sono trovati a un centinaio di metri l’uno dall’altro (ma potrebbero essersi trovati ancora più vicini, secondo alcune ipotesi).
Un fatto che non dovrebbe mai accadere. Perché le norme internazionali di sicurezza obbligano i due velivoli a trovarsi ad almeno il triplo della distanza minima.
Come si vede nella foto, i siti che monitorano i voli aerei civili – ad esempio Flightradar24 – mostrano i due aerei uno di fronte all’altro. A pochi attimi dalla possibile tragedia.
Su entrambi gli aerei si sono si sono immediatamente attivati gli allarmi di bordo
Nel momento in cui si è verificata l’imprevista manovra di salita in quota si sono immediatamente attivati gli allarmi di bordo – i cosiddetti Tcas (Traffic Collision Avoidance System) – su entrambi i voli.
Tali allarmi si attivano in modo automatico nel momento in cui due aerei – come in questo caso – si trovano, di molto, sotto la distanza minima di sicurezza in quota.
Grazie a questi allarmi e alla prontezza dei piloti la tragedia è stata fortunatamente soltanto sfiorata. Solo tanta, tantissima paura.
di Mario Catania
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