Dal marketing alla guerra, parla Bohdan Konotop
Bohdan Konotop era un esperto di marketing, oggi invece è una macchina da guerra che combatte per il suo Paese, l’Ucraina. Le sue parole
Dal marketing alla guerra, parla Bohdan Konotop
Bohdan Konotop era un esperto di marketing, oggi invece è una macchina da guerra che combatte per il suo Paese, l’Ucraina. Le sue parole
Dal marketing alla guerra, parla Bohdan Konotop
Bohdan Konotop era un esperto di marketing, oggi invece è una macchina da guerra che combatte per il suo Paese, l’Ucraina. Le sue parole
Bohdan Konotop era un esperto di marketing, oggi invece è una macchina da guerra che combatte per il suo Paese, l’Ucraina. Le sue parole
Prima del 24 febbraio 2022 il profilo Facebook di Bohdan Konotop, 36 anni, era come quello di tanti altri. Abbondavano le immagini con la propria squadra del cuore, c’erano la classica foto prenatalizia con indosso i cappelli da Babbo Natale insieme ai colleghi dell’agenzia di comunicazione dove lavorava e a onor del vero anche qualche scatto glamour in cui giocava a fare il modello. Qualche mese dopo l’abito elegante lascia il posto a una tuta mimetica e il calice degli auguri diventa un fucile di precisione. Nella sua vita precedente Bohdan era un esperto di marketing, oggi è una macchina da guerra che combatte per il suo Paese, l’Ucraina. «Erano trascorsi appena tre giorni dall’invasione russa quando ho sentito il bisogno di arruolarmi come volontario» ci racconta. «All’inizio mi hanno messo nei checkpoint. In seguito, dopo aver completato le visite mediche e ottenuto i documenti necessari, sono stato affiancato ad altri militari per l’addestramento». Un training durato mesi, non giorni.
Bohdan combatte da 14 settimane nella zona di Bachmut. «Contemporaneamente porto avanti un’attività social molto fitta perché credo sia importante coinvolgere l’opinione pubblica con dimostrazioni concrete su come vengono utilizzati i soldi donati» ci spiega. «Per esempio mostro la nostra routine, che non è fatta soltanto di artiglieria. È un lavoro vero e proprio che mi occupa molto tempo e per questo dormo pochissimo, ma credo sia fondamentale per la raccolta di nuovi fondi. Alle persone più generose diamo anche dei piccoli regali per ringraziarle del loro supporto». Una mossa che racconta molto del suo passato da esperto di marketing e che trova consensi anche fra i suoi superiori, ben consci che in un conflitto come questo le armi in campo non si limitino a quelle convenzionali.
Gli chiediamo cosa lo abbia più colpito in questo anno e mezzo e la risposta non è quella che ci si potrebbe attendere. Non sono i morti ammazzati o il boato di una bomba che esplode pochi metri più in là, «ma l’improvvisa sensazione di sicurezza con cui convivo ora. All’inizio non avevamo un abbigliamento adeguato, mangiavamo quello che capitava. Ora disponiamo di munizioni, kit di primo soccorso in abbondanza, visori per il combattimento notturno, droni. Sento davvero che questa guerra possiamo vincerla ed è una sensazione bellissima. Se soltanto fossimo stati così attrezzati anni fa, quando la Russia ha invaso la Crimea, oggi non ci troveremmo in questa situazione» conclude con mestizia.
Il tempo di finire l’intervista e sulla sua pagina compare un nuovo video. Lo si vede in auto mentre entusiasta mostra ai suoi follower i ‘prodotti’ che gli sono stati appena recapitati: caricatori per droni. Bohdan Konotop, da esperto di marketing a influencer della causa ucraina.
di Ilaria Cuzzolin
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