La bandiera della LNR sventola nelle aule scolastiche italiane
La propaganda russa continua a dilagare anche in Italia: è il caso del Liceo milanese A.Livi con lo slogan “Tutte le guerre sono contro i bambini. Io mi disarmo”
La bandiera della LNR sventola nelle aule scolastiche italiane
La propaganda russa continua a dilagare anche in Italia: è il caso del Liceo milanese A.Livi con lo slogan “Tutte le guerre sono contro i bambini. Io mi disarmo”
La bandiera della LNR sventola nelle aule scolastiche italiane
La propaganda russa continua a dilagare anche in Italia: è il caso del Liceo milanese A.Livi con lo slogan “Tutte le guerre sono contro i bambini. Io mi disarmo”
La propaganda russa continua a dilagare anche in Italia: è il caso del Liceo milanese A.Livi con lo slogan “Tutte le guerre sono contro i bambini. Io mi disarmo”
Kharkiv – Secondo l’Unicef, i due anni di criminale aggressione russa all’Ucraina hanno messo a serio rischio la vita di 3,3 milioni di minori ucraini. In quasi ottocento giorni di violenze, i bambini ucraini sono stati costretti a rifugiarsi e vivere sottoterra per oltre 5mila ore, equivalenti a 7 mesi della loro vita.
Con Alla Perdei ho documentato per questo giornale e in diretta dalla città da cui oggi scrivo come molti di essi siano costretti a studiare nei sotterranei della metropolitana, mentre sopra le loro teste piovono centinaia di bombe russe ogni giorno. L’impatto della vile e non provocata aggressione russa all’Ucraina ha comportato la morte d’oltre 600 bambini (solo la scorsa settimana i russi ne hanno uccisi barbaramente 6 negli attacchi contro la popolazione civile di Chernihiv e Dnipro e ieri ancora, contro quella di Odesa) e un numero almeno triplo di feriti. Avendo bersagliato oltre 1.600 volte le strutture ospedaliere e di primo soccorso ucraine (hanno sparato pure contro le ambulanze e una crivellata di colpi sta facendo il giro d’Europa, perché certe cose è giusto sbatterle in faccia agli amici di Putin), 1.200 e più volte le chiese e in numero uguale le scuole e gli asili, tuttora i terroristi russi continuano pregiudicare il loro accesso ai servizi essenziali per la salute e all’istruzione.
Con una sfacciataggine inaudita i russi bussano ora anche alle porte delle aule scolastiche italiane addirittura con lo slogan “Tutte le guerre sono contro i bambini – Io mi disarmo”. Non è uno scherzo di pessimo gusto ma la realtà e questo spettacolo a dir poco imbarazzante è già andato in onda lo scorso sabato a Milano nelle aule della scuola pubblica sperimentale “Rinascita – A. Livi” (dell’Istituto Comprensivo “Nazario Sauro”).
Promotore e relatore dell’evento è stato ancora una volta il giornalista italiano Andrea Lucidi, già noto per il suo impegno pluriennale in svariate attività mirate a rilanciare nel Bel Paese la propaganda russa. Scorrendo il suo canale Telegram s’apprende peraltro che quello milanese non è neppure il primo, bensì il terzo collegamento tra la scuola “Beregovoy” (nella Luhansk illegalmente occupata dai russi) e una scuola italiana. «I ragazzi italiani hanno fatto una sorpresa ai ragazzi di Lugansk esponendo in classe i colori della Repubblica Popolare di Lugansk» si legge, con tanto di foto a corredo dell’iniziativa.
In quel canale Telegram ben 22.275 iscritti trovano ogni giorno una selezione della peggior propaganda russa in salsa italiana: oltre alla promozione del tour italiano del film-spazzatura “Il Testimone” (in cui gli eventi di Bucha vengono completamente stravolti, mostrando sostanzialmente gl’invasori come liberatori e chi si difese come una banda di depravati nazisti capaci di sterminare le proprie stesse famiglie), si scopre che promuove quella stessa disinformazione russa che il governo italiano combatte.
Pochi post oltre l’invito a quell’evento, troneggia l’immagine d’un Adolf Hitler che passa un testimone con la svastica alla caricatura di un Netanyahu impegnato in abiti ebrei a correre con lui una staffetta, mentre continuando a scorrere partono video con lo spot elettorale di Santoro, elogi a Italia Sovrana (sul cui sito s’invitano gl’italiani a non dimenticare «gli orrori del regime nazista di Kiev»), rilanci da “Il Fatto Quotidiano”, inviti a non temere l’Iran e a eventi che si terranno a Roma nei prossimi giorni, a cui parteciperà pure un ‘eroe della Russia’ come Oleg Novitsky.
Come un evento del genere possa esser stato addirittura promosso da un istituto scolastico italiano è tutto da scoprire. L’autoproclamata ‘Repubblica’ summenzionata, infatti, non solo non è mai stata riconosciuta dallo Stato italiano ma da nessun altro Paese al mondo tranne la Russia terrorista che ha invaso quei territori, la Corea del Nord che la arma (ricevendo sussidi in barba alle sanzioni imposte dall’Onu a cui Mosca stessa ha aderito), il regime dittatoriale siriano e altre due realtà separatiste tuttora non riconosciute come l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia. Dopo aver testimoniato in prima persona i crimini russi compiuti nelle scuole e contro i bambini ucraini, vederli promuovere in quelle italiane con tanto di bandiere è a dir poco ripugnante.
di Giorgio Provinciali
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