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Polvere e sangue in Ucraina

Polvere e sangue in Ucraina

Prosegue la lenta ma inarrestabile avanzata ucraina mentre i russi cambiano radicalmente la propria strategia nell’utilizzo dei droni
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Prosegue la lenta ma inarrestabile avanzata ucraina mentre i russi cambiano radicalmente la propria strategia nell’utilizzo dei droni
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Prosegue la lenta ma inarrestabile avanzata ucraina mentre i russi cambiano radicalmente la propria strategia nell’utilizzo dei droni
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Prosegue la lenta ma inarrestabile avanzata ucraina mentre i russi cambiano radicalmente la propria strategia nell’utilizzo dei droni
Zaporizhzhya – Coerentemente con il proposito esplorativo di questa fase della controffensiva, le truppe ucraine registrano lente avanzate e guadagni di poche centinaia di metri su più versanti, seguite da feroci contrattacchi russi. Entrambe le parti cercano d’esaurire le risorse del nemico, sondandone su più punti la consistenza. La principale linea di difesa russa collega orizzontalmente i territori occupati a Sud con quelli annessi unilateralmente prima del 24 febbraio 2022: in pratica, va dal Dnepr (in direzione di Luhove) a Donetsk. Profonda 10-15 km, tale linea è disposta su tre livelli: 1) una lunga striscia di terra continua e densamente minata con esplosivi antiuomo e anticarro, seguita da trincee e camminamenti pattugliati da poche sentinelle dotate di bazooka, che monitorano l’area antistante; 2) un ampio campo costellato di denti di drago seguito da terrapieni larghi e molto profondi, per rallentare l’avanzata dei mezzi nemici; 3) trincee disposte a zig-zag in modo da frangere l’onda d’urto d’eventuali esplosioni interne, in cui cui trovano spazio bunker e torrette. Dietro queste tre linee l’artiglieria fissa spara a ogni avvistamento d’avanzata ucraina. Su questo fronte Kyiv ha conseguito sinora limitati guadagni, coinvolgendo soltanto 3 delle 12 brigate a disposizione per liberare una decina d’insediamenti. In previsione del possibile taglio del corridoio terrestre verso la Crimea, i russi hanno allestito linee difensive simili anche a Nord della penisola. Sul fronte orientale, disposto diversamente e occupato per larga parte da più tempo, prosegue l’avanzata ucraina a Nord-Est e Sud-Ovest di Bakhmut, rispettivamente nelle direzioni del bacino idrico di Berkhiv e di Andriivka, mentre prendono slancio alcune sortite russe più a Sud, principalmente su Avdiivka. I maggiori guadagni ucraini sono stati conseguiti nelle scorse ore a Makarivka, dove la 37ª e la 60ª brigata motorizzata russa hanno subìto perdite ingenti e sono state costrette ad arretrare molto. Anche il contrattacco in direzione di Vuhledar ha fruttato avanzamenti gialloblù intorno al chilometro di profondità. A Nord della diga distrutta registro un notevole restringimento del letto del Dnepr, che potrebbe rivelarsi preoccupante per i russi in almeno tre punti: Mykhailivka, Nikopol e Illinka. Da quest’ultima posizione, in linea d’aria, i reattori della centrale nucleare di Enerhodar appaiono davvero molto vicini. Cresce la minaccia di attacchi contro il Nord dell’Ucraina, a seguito del dislocamento nella regione di Bryansk di lanciamissili mobili russi Bal, in grado di colpire con vettori X-35 oggetti nelle regioni di Zhytomyr, Kyiv, Poltava, Cherkasy, Sumy e Kharkiv. Il cambiamento di strategia russa circa l’utilizzo dei droni descritto su queste pagine e il fatto che 3 missili X-101/X-555 su 4 sparati siano andati ieri notte a segno, rende altamente probabile che nelle prossime ore la Federazione Russa possa avviare massicci attacchi in quelle direzioni. In ultimo, segnalo che la società Ucraina Ukropoboronprom e quella ceca Vop Cz hanno concordato la riparazione congiunta dei carri armati T-64 danneggiati in queste prime fasi della controffensiva: in attesa degli Abrams e del prossimo stock di Leopard, rapidi interventi manutentivi possono essere determinanti. di Giorgio Provinciali

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