Dazi, Wall Street chiude contrastata (Dow Jones -0,91%, Nasdaq +0,10%, S&P 500 -0,23%). Bozza del documento Ue: “Tariffe fino al 25% su prodotti Usa”
Nonostante il crollo delle borse mondiali, per Trump – dopo i dazi – “in Usa non c’è inflazione”. Goldman Sachs alza al 45% la probabilità che gli Stati Uniti finiscano in recessione nell’arco di 12 mesi. Trump attacca Ue e Cina

Dazi, Wall Street chiude contrastata (Dow Jones -0,91%, Nasdaq +0,10%, S&P 500 -0,23%). Bozza del documento Ue: “Tariffe fino al 25% su prodotti Usa”
Nonostante il crollo delle borse mondiali, per Trump – dopo i dazi – “in Usa non c’è inflazione”. Goldman Sachs alza al 45% la probabilità che gli Stati Uniti finiscano in recessione nell’arco di 12 mesi. Trump attacca Ue e Cina
Dazi, Wall Street chiude contrastata (Dow Jones -0,91%, Nasdaq +0,10%, S&P 500 -0,23%). Bozza del documento Ue: “Tariffe fino al 25% su prodotti Usa”
Nonostante il crollo delle borse mondiali, per Trump – dopo i dazi – “in Usa non c’è inflazione”. Goldman Sachs alza al 45% la probabilità che gli Stati Uniti finiscano in recessione nell’arco di 12 mesi. Trump attacca Ue e Cina
Al termine di una giornata piena di alti e bassi, imprevisti ed equivoci (anche verbali), Wall Street chiude contrastata: Dow Jones -0,91%, a 37.965,60 punti; Nasdaq +0,10%, a 15.603,26 punti; S&P 500 -0,23%, a 5062,25 punti.
Trump attacca, ancora, l’Ue
Donald Trump attacca, ancora una volta, l’Unione Europea. E accusa: “l’Ue é stata creata per danneggiare gli Usa” sul fronte commerciale. “Molti Paesi, non tutti – afferma The Donald – volevano creare un monopolio contro di noi”. Il tycoon dichiara inoltre che gli Usa pagano la Nato per difendere i Paesi che poi “fregano” gli Usa dal punto di vista commerciale.
“L’Ue dovrà comprare energia da noi, il commercio con la Ue deve essere equo e reciproco” dice Donald Trump.
Dazi, male l’apertura di Wall Street
A nulla sono valse le parole di Donald Trump che in queste ore sta tentando di rassicurare gli investitori con frasi che non convincono proprio nessuno. Dopo i dazi voluti dal tycoon, si registra infatti un altro avvio di settimana complicatissimo per tutte le Borse mondiali, compresa Wall Street che ha aperto la seduta con l’indice Dow Jones subito in picchiata a -3%, sprofondato pochi minuti dopo a -5,5%. I tecnologici, fin dalle prime battute, sono quelli più in sofferenza: Apple cede 6 punti percentuale, male anche il titolo dell’amico Elon Musk (Tesla -7%). Per il pomeriggio la Fed ha convocato una riunione di emergenza con un focus sui tassi di interesse.
Secondo Bloomberg, in 3 giorni dopo i dazi i mercati finanziari hanno bruciato quasi 10mila miliardi di dollari.
Secondo Trump “l’Europa muore dalla voglia di sedersi a un tavolo”
Nonostante i crolli in Borsa, i toni di The Donald non sembrano cambiare, anzi: “Questa settimana ho parlato con molti europei, asiatici, in tutto il mondo. Stanno morendo dalla voglia di fare un accordo sui dazi”, ha dichiarato il presidente americano. Sui crolli delle Borse, dice: “A volte è necessario assumere farmaci per curarsi”. Poi, inveisce nuovamente contro l’Ue: “L’Europa ha fatto una fortuna con noi. Ci ha trattato molto molto male”. Ma stanno venendo al tavolo. Vogliono parlare, ma non si parla se non ci pagano un sacco di soldi su base annuale”.
Stamane Piazza Affari il Ftse Mib ha aperto in profondo rosso (-6%, molto male il settore bancario, i titoli Eni e Ferrari). Così Parigi -6,15%, Francoforte – 7,1% e Madrid -4,66%.
Alla Borsa di Milano molti titoli non hanno aperto durante le prime battute di scambio, quando il Ftse Mib era totalmente in tilt. Poco dopo le 16 l’indice è ancora in terreno negativo con un -4,13%.
Piazza Affari chiude con un nuovo tonfo
Ancora male, malissimo le Borse europee. Chiudono in negativo e vedono “sfumare” oltre 683 miliardi di euro alla fine della terza seduta dopo i dazi voluti da Trump. In 3 giorni di vede un rosso pari a ben 1.924 miliardi di euro.
Oggi l’indice paneuropeo Stoxx 600 ha lasciato sul campo il 4,5%, a 473,99 punti.
Male Milano. A fine seduta, la Borsa di Milano vede l’indice Ftse-Mib segnare -5,30%, secondo i dati preliminari.
La bozza del documento Ue. Dazi fino al 25% sui prodotti Usa
I dazi che l’Ue metterà in campo dal 15 aprile – in due tranche (la seconda è prevista per il 15 maggio) prevedono dazi – fino al 25% – sui prodotti statunitensi. È quanto si legge nella bozza del documento della Commissione. In tale documento sono specificati i codici delle categorie di prodotti che saranno sottoposti alle misure dell’esecutivo comunitario.
Molte tariffe saranno al 25%. Altre al 10%.
Trump minaccia la Cina sui dazi
Donald Trump minaccia la Cina: 50% di dazi in più dal 9 aprile se mantiene le sue misure ritorsive. Inoltre, la Cina è stata anche esclusa dall’apertura di negoziati con i Paesi che l’hanno richiesto.
La posizione della Cina: “Il mercato ha parlato”
Intanto la Cina chiede l’apertura di un negoziato con la Casa Bianca. “Il mercato ha parlato”, hanno detto da Pechino, chiedendo a Washington una “consultazione partitaria” dopo le ultime restrizioni statunitensi al commercio.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun ha dichiarato così con un messaggio su Facebook nel fine settimana: “Adesso è il momento che gli Stati Uniti smettano di agire in modo sbagliato e risolvano le divergenze con i partner commerciali attraverso una consultazione paritaria”. Già lo scorso 4 aprile la Cina aveva risposto con dazi del 34% alle ultime barriere dell’interscambio posto dagli Usa il 2 aprile. Quando Trump aveva annunciato il nuovo dazio, al quale si era aggiunta una tassa del 25%.
Goldman Sachs vede nero nel futuro a stelle e strisce
Intanto, il petrolio è in brusca correzione in Asia. Il Light crude Usa segna un tonfo del 2,74%, a 60,29 dollari, mentre il Brent accusa una perdita del 2,65%, a 63,84 dollari. Goldman Sachs, a conferma delle preoccupazioni degli investitori, ha appena portato dal 35% al 45% la probabilità che gli Stati Uniti finiscano in recessione nell’arco di 12 mesi. A Wall Street, stamane, i future sull’S&P 500 calavano del 3,5% e quelli sul Nasdaq del 4,5% registrando la peggiore settimana dall’inizio della pandemia di coronavirus del 2020. Giù del 3% anche i future sull’EuroStoxx 50. Male anche quelli relativi alle materie prime, con i future sul Brent e quelli sul Wti in calo del 3,5% e i contratti sul greggio Usa sotto i 60 dollari al barile.
Il Giappone cerca un dialogo con Trump
Un’ondata che ha sconvolto i mercati asiatici, tanto che il premier giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che si recherà quanto prima negli Usa, per discutere la delicata questione dei dazi. Il tentativo è quello di attenuare il contraccolpo all’economia del Sol Levante, pesantemente orientata all’esportazione.
“Dobbiamo sottolineare chiaramente che il Giappone non sta facendo nulla di ingiusto”, ha dichiarato Ishiba. Definendo “estremamente spiacevole” l’imposizione delle tariffe del 24% da parte di Trump, in particolare sul comparto auto, un settore chiave per la Nazione.
La corsa all’acquisto del bund tedesco dopo i dazi
Sale ancora lo spread fra Btp e Bund tedesco e arriva a 130 punti base. Il rendimento del decennale italiano è aumentato al 3,79% (+3 punti base). A crollare è il rendimento del titolo di Stato tedesco, sceso al 2,49% (-8 punti base), segno che c’è una corsa all’acquisto dei Bund.
Trump e i dazi: “In Usa non c’è inflazione”
“I prezzi del petrolio sono in calo, i tassi di interesse sono in calo (la lenta Fed dovrebbe tagliare i tassi!), i prezzi dei prodotti alimentari sono in calo, non c’è inflazione e gli Usa, sfruttati da tempo, stanno portando miliardi di dollari a settimana dai Paesi che abusano con tariffe già in vigore. Questo nonostante il fatto che il più grande sfruttatore di tutti, la Cina, i cui mercati stanno crollando, abbia appena aumentato i suoi dazi del 34% senza riconoscere il mio avvertimento ai paesi che sfruttano di non reagire”. Sono le parole scritte dal presidente statunitense Donald Trump sui social. Il tycoon difende i dazi e dichiara: “Hanno guadagnato abbastanza, per decenni, approfittando dei buoni vecchi Usa! I nostri precedenti `leader´ sono da biasimare per aver permesso che questo e così tanto altro, accadesse al nostro Paese. Rendiamo l’America di nuovo grande!”.
Dazi, la Casa Bianca: “Trump aperto a nuove intese”
Trump rimane determinato a portare avanti la sua politica commerciale. Ma resta comunque “pronto” ad ascoltare i Paesi che presenteranno “accordi davvero vantaggiosi” riguardo i dazi. Lo afferma Kevin Hassett – il consigliere economico della Casa Bianca – in un’intervista a Fox News.
Hassett spiega: “Trump sta raddoppiando su qualcosa che sa che funziona”. Il tycoon – secondo il consigliere economico della Casa Bianca – “continuerà su questa strada” ma “ascolterà anche i nostri partner commerciali. E se arriveranno con grandi accordi che favoriscano la manifattura e l’agricoltura americane, sono sicuro che li prenderà in considerazione”.
Di Claudia Burgio
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