Continui attacchi russi a Zaporizhzhya, scatta l’allarme nucleare
| Esteri
I russi continuano a bombardare la centrale di Zaporizhzhya in un atto di terrorismo nucleare. Energoatom lancia un disperato grido di allarme invitando Onu, Aiea e Wano a intervenire immediatamente per evitare una catastrofe.

Continui attacchi russi a Zaporizhzhya, scatta l’allarme nucleare
I russi continuano a bombardare la centrale di Zaporizhzhya in un atto di terrorismo nucleare. Energoatom lancia un disperato grido di allarme invitando Onu, Aiea e Wano a intervenire immediatamente per evitare una catastrofe.
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Continui attacchi russi a Zaporizhzhya, scatta l’allarme nucleare
I russi continuano a bombardare la centrale di Zaporizhzhya in un atto di terrorismo nucleare. Energoatom lancia un disperato grido di allarme invitando Onu, Aiea e Wano a intervenire immediatamente per evitare una catastrofe.
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Gli invasori russi continuano a bombardare la più grande centrale nucleare d’Europa. L’azienda statale Energoatom, attiva nella gestione delle quattro centrali nucleari attive in Ucraina, lancia un grido d’allarme sul proprio canale Telegram invitando Onu, Aiea e Wano a intervenire con la massima urgenza per evitare una catastrofe nucleare dalle conseguenze incalcolabili. Gli occupanti hanno collocato equipaggiamenti militari all’interno delle unità di contenimento numero 1 e 2 della centrale di Zaporizhzhya nell’intento di utilizzare come scudo la parte più delicata della struttura. Il loro folle piano prevede inoltre l’interruzione totale della fornitura energetica a tutto il Sud del Paese: Rosatom, agenzia russa attiva nel settore nucleare, sta intervenendo in queste ore per avviare i generatori diesel in grado di raffreddare il combustibile radioattivo contenuto nei serbatoi di stoccaggio di ciascun reattore; a quel che sembra un reattore sarebbe stato già reso inattivo.
Nel suo disperato appello Energoatom chiede alla comunità internazionale di adottare tutte le misure possibili per inviare un contingente di sicurezza nell’impianto di Zaporizhzhya, che assicuri la rapida estrazione di tutto il materiale esplosivo portato al suo interno dai russi e la smilitarizzazione della centrale e delle aree limitrofe. Il piano criminale messo in atto da Putin ha ridotto la Federazione a uno Stato-paria: ha violato i diritti umani, invaso uno Stato sovrano e sostenuto il terrorismo, incluso quello nucleare.
Di Giorgio Provinciali
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