Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha riferito questa mattina in Parlamento sull’abbordaggio della Flotilla:

“Mi ero impegnato per portare aiuti a Gaza. […] Avevo ripetutamente parlato con il Ministro israeliano Sa’ar, chiedendo di evitare azioni aggressive. Sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate e che fino a questo momento non si registrino atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane. Già da venerdì potrebbero avvenire prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele”

Il ministro ha poi commentato il fermo israeliano dell’equipaggio italiano della Flotilla: “Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio”.

L’intervento del ministro si è concluso con un appello alle opposizioni con il quale si è chiesto “unità sui principi per i due Stati”, con l’invito a sostenere il piano di pace presentato dagli Stati Uniti: “Il Piano di pace definisce una serie di principi per la risoluzione del conflitto: Hamas deve essere disarmata e non deve avere alcun ruolo nel futuro di Gaza; tutti gli ostaggi devono essere rilasciati; devono cessare i bombardamenti e le operazioni militari israeliane a Gaza; l’accesso di aiuti umanitari deve essere ripristinato; pieno sostegno al piano arabo per la ricostruzione di Gaza”.

Nel corso della mattinata, il Corriere della Sera ha rilasciato l’identità di alcuni dei ventidue italiani fermati dalle forze israeliane. Tra questi: gli esponenti del Partito Democratico Annalisa Corrado e Arturo Scotto che, assieme al giornalista Saverio Tommasi, sono stati prelevati dalla nave “Karma”. Sull’imbarcazione “Morgana” è stata invece fermata, con il resto dell’equipaggio, l’europarlamentare di Europa Verde Benedetta Scuderi.