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Gaza, al via il trasferimento dei prigionieri palestinesi

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Gaza, al via il trasferimento dei prigionieri palestinesi. Previsto tra domenica e lunedì il rilascio degli ostaggi israeliani

Gaza, al via il trasferimento dei prigionieri palestinesi

Gaza, al via il trasferimento dei prigionieri palestinesi. Previsto tra domenica e lunedì il rilascio degli ostaggi israeliani

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Gaza, al via il trasferimento dei prigionieri palestinesi

Gaza, al via il trasferimento dei prigionieri palestinesi. Previsto tra domenica e lunedì il rilascio degli ostaggi israeliani

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È iniziato il trasferimento dei prigionieri di sicurezza palestinesi da parte dell’esercito israeliano che verranno rilasciati nell’ambito dell’accordo di pace. Hamas continua a spingere per ottenere il rilascio dei propri leader Marwan Barghouti e Ahmad Saadat, ma Israele non sarebbe disponibile. Nel frattempo, duecento soldati statunitensi sono in arrivo in Israele per contribuire a supervisionare il cessate il fuoco, anche se “nessuna forza statunitense entrerà a Gaza”.

Secondo una fonte della Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani potrebbe avvenire nella notte tra domenica e lunedì ed è probabile che avvenga da diverse località. Non è ancora stata definita la tempistica del rilascio ma dovrebbe avvenire prima dell’arrivo in Israele del presidente Usa Donald Trump, previsto lunedì. Il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi è lunedì a mezzogiorno, ora locale. Sarebbero 48 gli ostaggi rimasti, di cui 20 ancora vivi.

Grande attesa per la cerimonia di lunedì che vedrà la firma dell’accordo di pace, copresieduta dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e da quello americano Donald Trump. Invitati i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Qatar, Emirati arabi, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e Indonesia. L’Italia sarà presente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Secondo la Protezione civile della Striscia – gestita da Hamas – circa “300mila palestinesi” sono tornati a Gaza City dall’inizio della tregua, ma sottolinea che non ci sono abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati. Nelle ultime ore, in tutta la Striscia, sono stati recuperati dalla macerie 150 cadaveri. All’appello mancherebbero 9.500 persone considerate “disperse”. 

Di Claudia Burgio

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