Gli Usa non firmano la risoluzione Onu di condanna dell’invasione russa dell’Ucraina
All’anniversario dalla commemorazione dei morti della rivoluzione ucraina del 2014, aumenta la distanza tra Stati Uniti e Ucraina
Gli Usa non firmano la risoluzione Onu di condanna dell’invasione russa dell’Ucraina
All’anniversario dalla commemorazione dei morti della rivoluzione ucraina del 2014, aumenta la distanza tra Stati Uniti e Ucraina
Gli Usa non firmano la risoluzione Onu di condanna dell’invasione russa dell’Ucraina
All’anniversario dalla commemorazione dei morti della rivoluzione ucraina del 2014, aumenta la distanza tra Stati Uniti e Ucraina
All’anniversario dalla commemorazione dei morti della rivoluzione ucraina del 2014, aumenta la distanza tra Stati Uniti e Ucraina
Nel giorno della commemorazione dei morti della rivoluzione ucraina del 2014, nota come rivoluzione di Maidan e che vide decine di vittime soprattutto tra il 18 e il 20 febbraio – considerata l’atto finale del periodo di proteste politiche ribattezzato Euromaidan – gli Stati Uniti voltano le spalle all’Ucraina, prima rifiutando di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell’Onu, che sostiene l’integrità territoriale del Paese e condanna l’aggressione russa, poi con le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz, che invita Kiev a “moderare i toni, analizzare attentamente la situazione e a firmare l’accordo sulle terre rare”.
Non può essere considerato un caso, quindi, che sempre oggi l’inviato Usa per la Russia e l’Ucraina, Keith Kellogg, abbia annullato la sua conferenza stampa dopo l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev, limitandosi solo ad una photo-opportunity e a una stretta di mano. Annullamento che, secondo i media, sarebbe avvenuto su richiesta proprio degli Stati Uniti, che annunciano un “possibile alleggerimento delle sanzioni contro la Russia”.
Di Claudia Burgio
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