Iran, male senza limiti e vergogna
| Esteri
Continuano le intossicazioni nelle scuole della Repubblica Islamica ai danni delle donne: circa 4mila ragazze in cinque mesi
Iran, male senza limiti e vergogna
Continuano le intossicazioni nelle scuole della Repubblica Islamica ai danni delle donne: circa 4mila ragazze in cinque mesi
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Iran, male senza limiti e vergogna
Continuano le intossicazioni nelle scuole della Repubblica Islamica ai danni delle donne: circa 4mila ragazze in cinque mesi
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Circa 4mila ragazze intossicate nel giro di cinque mesi in scuole sparse lungo tutto il territorio della Repubblica Islamica. Impossibile richiamare il caso e rifugiarsi in cialtronesche giustificazioni, come pure a lungo hanno provato a fare i media di regime.
Le ragazze iraniane – i giovani in generale, ma loro in modo particolare – fanno paura alla cricca oscurantista al potere a Teheran. Disposta a qualsiasi cosa pur di non cedere, di non riconoscere di aver già perso e che è solo questione di tempo. Perché nessuna repressione potrà soffocare l’ansia di libertà di chi è disposto a sacrificare tutto. Se persino la Guida suprema, l’ayatollah Khamenei, ha assicurato pene esemplari (nel caso dovesse essere provato un disegno criminoso) vuol dire che gli spazi di manovra per il regime e i suoi scherani si stanno riducendo sempre più. Toccate nei loro affetti più profondi, anche le famiglie meno disposte ad abbracciare la causa della rivoluzione hanno rotto gli indugi.
Come insegna la Storia, quando una dittatura sente franare il terreno sotto i piedi perde qualsiasi ritegno e residuo senso di vergogna: lo testimoniano le terrificanti immagini diffuse via social delle madri delle ragazze avvelenate trascinate via per i capelli dalle Guardie della Rivoluzione e i padri che cercano disperatamente di scavalcare le recinzioni delle scuole per andare a salvare le figlie.
Una vergogna – l’ennesima – di cui questo regime disumano e barbaro dovrà rendere conto. Ci si augura presto.
di Marco Sallustro
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