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Kansas, l’aborto resta un diritto

Il Kansas conserva il diritto all’aborto

L’aborto resta un diritto protetto dalle leggi dello Stato del Kansas. Grazie ad una storica vittoria del movimento pro-choice, favorevole alle interruzioni di gravidanza
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Il Kansas conserva il diritto all’aborto

L’aborto resta un diritto protetto dalle leggi dello Stato del Kansas. Grazie ad una storica vittoria del movimento pro-choice, favorevole alle interruzioni di gravidanza
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Il Kansas conserva il diritto all’aborto

L’aborto resta un diritto protetto dalle leggi dello Stato del Kansas. Grazie ad una storica vittoria del movimento pro-choice, favorevole alle interruzioni di gravidanza
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L’aborto resta un diritto protetto dalle leggi dello Stato del Kansas. Grazie ad una storica vittoria del movimento pro-choice, favorevole alle interruzioni di gravidanza
Con una storica vittoria del movimento pro-choice, favorevole alle interruzioni di gravidanza, l’aborto resta un diritto protetto dalle leggi dello Stato del Kansas. Si trattava del primo referendum tenuto in uno Stato americano dopo il ribaltamento della Roe v Wade, la sentenza della Corte costituzionale che proteggeva a livello federale il diritto alle interruzioni di gravidanza. Da allora la decisione in merito al diritto all’aborto è stata rimandata ai singoli Stati. Il Kansas, uno Stato ultraconservatore e roccaforte repubblicana, era un test importante per capire le posizioni dell’elettorato in merito all’aborto a livello nazionale, anche in vista delle elezioni di medio termine che si terranno l’8 novembre prossimo. L’esito è stata una vittoria schiacciante per la posizione sostenuta dai democratici, con un’affluenza alle urne intorno al 95% e oltre il 60% di voti favorevoli a mantenere il diritto costituzionale delle donne di accedere all’aborto a livello statale. Per i Democratici e i pro-choice l’esito del referendum è la dimostrazione che la decisione della Corte suprema non rispecchia il volere degli americani. «La decisione estremista della Corte suprema di rovesciare la sentenza della Roe v Wade ha messo a rischio la salute e la vita delle donne. Questa notte il popolo americano si è espresso in proposito» ha affermato il presidente Biden alla luce del risultato. «La maggioranza degli americani concorda sul fatto che le donne abbiano il diritto di accedere all’aborto». Per i repubblicani si è trattato invece di una sconfitta umiliante. Solo due anni fa, in Kansas, Donald Trump aveva vinto di ben 15 punti. È un segno evidente che, su questa questione, una fetta consistente dell’elettorato repubblicano si è schierata con i democratici. Un dato che fa temere che la transizione possa ripetersi nelle elezioni di medio termine. Dalla decisione della Corte suprema del 24 giugno scorso oltre una dozzina di Stati controllati dai repubblicani si sono mossi per vietare o limitare ulteriormente l’aborto, ma circa 10 Stati negli Usa (tra cui il Kansas) hanno il diritto all’aborto sancito dalle loro Costituzioni, disposizioni che possono essere revocate solo tramite referendum. Altri Stati (tra cui la California e il Kentucky) voteranno sulla questione a novembre, contemporaneamente alle elezioni di medio termine, che sia i repubblicani che i democratici sperano di usare per mobilitare i sostenitori a livello nazionale. Per avere quali leggi federali la Roe v Wade e altre leggi protettive dell’individuo (come il diritto alla contraccezione e ai matrimoni tra persone dello stesso sesso), Biden ha bisogno di mantenere il controllo del Congresso e assicurarsi almeno due ulteriori seggi al Senato.   Di Alessandra Libutti

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