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Kiev: scandalo corruzione. La «mani pulite» ucraina coinvolge anche i fedelissimi di Zelensky

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Kiev: scandalo corruzione. Nel mirino i ministri dell’Energia e della Giustizia, ora dimessi. La “mani pulite” ucraina coinvolge i fedeli di Zelensky

Kiev: scandalo corruzione. La «mani pulite» ucraina coinvolge anche i fedelissimi di Zelensky

Kiev: scandalo corruzione. Nel mirino i ministri dell’Energia e della Giustizia, ora dimessi. La “mani pulite” ucraina coinvolge i fedeli di Zelensky

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Kiev: scandalo corruzione. La «mani pulite» ucraina coinvolge anche i fedelissimi di Zelensky

Kiev: scandalo corruzione. Nel mirino i ministri dell’Energia e della Giustizia, ora dimessi. La “mani pulite” ucraina coinvolge i fedeli di Zelensky

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I ministri dell’Energia e della Giustizia ucraini sono caduti sotto la scure dell’ennesimo scandalo di corruzione, colpendo per la prima volta il settore energetico, mentre i raid russi puntano agli impianti ucraini lasciando migliaia di persone al buio e senza riscaldamenti.


“Se ci sono accuse, bisogna rispondere”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, chiedendo alla premier Yulia Svyrydenko le dimissioni dei due membri del governo. Dopo neanche due ore, entrambi hanno lasciato il loro incarico.

Già quest’estate le agenzie anticorruzione del Paese avevano scatenato durissime e partecipate contestazioni di piazza dall’inizio della guerra. La lotta alle tangenti, infatti, è una delle chiavi necessarie per aprire le porte dell’Ue all’Ucraina.

“La lotta alla corruzione è un elemento centrale per l’adesione di un Paese all’Unione e l’indagine in corso dimostra che gli organismi anticorruzione sono operativi a Kiev”, così un portavoce della Commissione.

Lunedì, dopo la maxi-operazione dell’Ufficio Nazionale Anticorruzione (Nabu) ucraino che ha scoperto un sistema di corruzione nel settore energetico con 100 milioni di dollari di fondi riciclati, è esploso lo scandalo. Secondo le prime ricostruzioni, ad aver orchestrato lo schema sarebbe stato Timur Mindich, imprenditore vicino a Zelensky che secondo la Procura Specializzata Anticorruzione (Sapo), ha sfruttato “rapporti amichevoli con il presidente dell’Ucraina” nelle sue attività criminali. Di lui, al momento si sono perse le tracce: con un tempismo perfetto, Mindich ha lasciato l’Ucraina poche ore prima delle perquisizioni che hanno dato via alle operazioni. La Sapo ha invece accusato German Galushchenko – che prima di guidare il ministero della Giustizia è stato titolare dell’Energia per quattro anni – di aver ricevuto “benefici personali” da Mindich, in cambio del controllo sui flussi di denaro nel settore energetico.

La risposta del governo è stata ferma: dopo aver licenziato il consiglio di sorveglianza di Energoatom, sono stati sospesi Galushchenko e Svitlana Grynchuk.

“Deve esserci la massima integrità nel settore energetico. Io sostengo ogni indagine condotta dai funzionari anticorruzione”, ha sottolineato il presidente ucraino annunciando sanzioni per due persone coinvolte nel caso. La situazione in Ucraina è estremamente difficile per tutti”, così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Di Matilde Testa

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