La decisione di Pence salva i Repubblicani
| Esteri
Mike Pence, ex vice di Donald Trump, ha dichiarato pubblicamente che l’ex presidente, che lo ha accusato di non aver ribaltato i risultati delle elezioni del 2020, ha sbagliato e sbaglia. Una lezione di equilibrio per la nostra politica italiana.

La decisione di Pence salva i Repubblicani
Mike Pence, ex vice di Donald Trump, ha dichiarato pubblicamente che l’ex presidente, che lo ha accusato di non aver ribaltato i risultati delle elezioni del 2020, ha sbagliato e sbaglia. Una lezione di equilibrio per la nostra politica italiana.
| Esteri
La decisione di Pence salva i Repubblicani
Mike Pence, ex vice di Donald Trump, ha dichiarato pubblicamente che l’ex presidente, che lo ha accusato di non aver ribaltato i risultati delle elezioni del 2020, ha sbagliato e sbaglia. Una lezione di equilibrio per la nostra politica italiana.
| Esteri
«Donald Trump sbaglia, non avevo alcun diritto né potere legale di ribaltare l’esito delle elezioni». Mentre in Italia la destra discute di dar vita al Partito repubblicano sul modello Usa nella speranza – assai remota – di superare così le proprie divisioni, negli Stati Uniti l’ex vice di Donald Trump alla Casa Bianca, Mike Pence, dice chiaro a un raduno di conservatori a Orlando che l’ex presidente – che lo ha accusato di non aver fatto nulla quando avrebbe potuto ribaltare i risultati delle elezioni del 2020, facendo di nuovo conteggiare i voti – ha sbagliato e sbaglia.
Non si tratta di carezze ma d’un parlar chiaro che ben descrive come negli Usa le istituzioni abbiano retto alla crisi e all’assalto al Congresso e di come i contenitori dei due grandi partiti, in questo caso il Partito repubblicano, seppur divisi al loro interno non si sfaldino. È evidente che dentro i conservatori americani le divisioni tra chi sta con Trump e chi contro siano assai forti, ma queste spaccature – inserite in un sistema come quello statunitense, con un presidenzialismo che funziona da sempre e un Congresso che pure va – alla fine vengono sempre riassorbite.
Sia pure in presenza di evidenti contraccolpi mediatici e durissimi scontri personali, la democrazia e il sistema istituzionale statunitensi non finiscono a gambe all’aria. Una lezione che la politica italiana dovrebbe osservare con grande attenzione: senza un sistema istituzionale riformato e in equilibrio, cambiare nome ai partiti serve a niente.
di Jean Valjean
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Meloni a colloquio con Trump alla Casa Bianca: “Sono qui per rafforzare le due sponde dell’Atlantico” – IL VIDEO
17 Aprile 2025
In corso l’incontro Meloni-Trump alla Casa Bianca. La premier si dice pronta ad alzare le spese …

Meloni arriva alla Casa Bianca. Trump: “Grande persona” – IL VIDEO
17 Aprile 2025
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata alla Casa Bianca per il suo atteso incon…

Trump attacca Powell: “Sempre in ritardo e in errore su taglio tassi”. Intanto la Bce taglia i tassi di 25 punti base
17 Aprile 2025
Donald Trump si scaglia contro il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per non avere…

Ungheria: i referendum con cui Orban vorrebbe fermare l’Ucraina
17 Aprile 2025
Il Centro di informazione del governo (Ktk) ha avviato un massiccio invio di e-mail per preparar…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.