La Germania frena le quinte colonne
Conclusosi lo spoglio in Germania, i dati vengono confermati: vittoria per la Cdu di Friedrich Merz. Data l’esclusione dei liberali del Fdp e dell’ultrasinistra filorussa del Bündnis Sahra Wagenknecht, con la conseguente ripartizione dei loro seggi, la possibilità di una Große Koalition tra conservatori e socialdemocratici diventa molto più concreta
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Conclusosi lo spoglio in Germania, i dati di ieri sera vengono confermati: vittoria per la Cdu di Friedrich Merz. Data l’esclusione dei liberali del Fdp e dell’ultrasinistra filorussa del Bündnis Sahra Wagenknecht, con la conseguente ripartizione dei loro seggi, la possibilità di una Große Koalition tra conservatori e socialdemocratici diventa molto più concreta.
L’esclusione del Bsw porta con sé un dato altrettanto importante: al suo esordio elettorale, Sahra Wagenknecht esce dal voto pesantemente ridimensionata. La rossobruna apprezzata dai Cinque Stelle – ricordiamo il suo intervento a favore della resa dell’Ucraina durante l’ultimo congresso del M5S – ha creduto, per mesi, di poter erodere consensi al suo vecchio partito, Die Linke, che invece appare risorto (con l’8.7%) dopo questa scissione. Il suo fallimento segna un duro colpo per la galassia fiancheggiatrice del Cremlino che perde una delle sue quinte colonne più fedeli. Il voto di ieri, infatti, ha dimostrato la natura effimera dei blocchi anti-sistema e in particolare di quelli eterodiretti dall’estero. L’ultradestra dell’Alternative für Deutschland, pur avendo ottenuto il suo massimo storico, ha dimostrato di essere stata sovrastimata dai sondaggi della vigilia: il suo 20% era stato già registrato mesi fa, molto prima delle incursioni di J. D. Vance e di Elon Musk.
L’endorsement a favore dell’AfD fatto da quest’ultimo non ha smosso un voto. Il dato è importante nel momento in cui il magnate di Tesla interviene prepotentemente nella politica europea – prima contro il premier britannico, poi con la Germania e già da qualche giorno a favore di Vox in Spagna – perché il fallimento del suo attivismo dimostra che l’Europa può ancora resistere alle operazioni congiunte dell’amministrazione Trump e del Cremlino, entrambe interessate a indebolirla. L’80% di affluenza alle elezioni tedesche è una sconfitta per Mosca e Washington.
di Antonio Pellegrino
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