app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

La Spagna teme la propria canna del gas

Il rischio di blackout in Spagna a causa della difficoltà per approvvigionamento energetico apre a timori non indifferenti, ma sono giustificati?
|

La Spagna teme la propria canna del gas

Il rischio di blackout in Spagna a causa della difficoltà per approvvigionamento energetico apre a timori non indifferenti, ma sono giustificati?
|

La Spagna teme la propria canna del gas

Il rischio di blackout in Spagna a causa della difficoltà per approvvigionamento energetico apre a timori non indifferenti, ma sono giustificati?
|
|
Il rischio di blackout in Spagna a causa della difficoltà per approvvigionamento energetico apre a timori non indifferenti, ma sono giustificati?
Teresa Ribera, vice premier e ministro della Transizione ecologica in Spagna, ha parlato da Tve, la televisione pubblica, ai propri concittadini per rassicurare il Paese che «non è di fronte nessuno scenario che faccia pensare» a un rischio di blackout, causa difficoltà per approvvigionamento energetico. La Ribera ha sottolineato che in Spagna esistono riserve di energia sufficienti e che il sistema funziona. Ma perché un membro del governo ha sentito il bisogno di rassicurare gli spagnoli in tv? La risposta è semplice: perché su alcuni media iberici, e sui social, si sta dibattendo di un possibile black-out. La paura ha fatto scattare una corsa all’accaparramento di bombole di gas, torce da campeggio, pile e fornelli portatili, nonostante le rassicurazioni delle autorità. Un comunicato della Rete elettrica spagnola, il gruppo che gestisce il sistema elettrico nazionale, ha ribadito che «non c’è nessun indizio oggettivo che faccia pensare che possa aver luogo un evento di queste caratteristiche». Detto ciò, resta una questione: l’emotività e i timori per la scarsità di energia. Una paura che sta vivendo la Spagna e che, un domani, potrebbe colpire altri Paesi europei. In questo quadro spicca la notizia della Russia che ha riaperto i rubinetti verso l’Europa. Ieri Gazprom ha annunciato di aver avviato il piano per inviare gas in cinque siti di stoccaggio europei. Un segnale energetico ma soprattutto politico con la questione, ancora in sospeso, del gasdotto Nord Stream 2. Questa, però, è un’altra corrida. di Jean Valjean

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Trump vede Netanyahu: “Controlleremo Gaza e la trasformeremo in Riviera”

05 Febbraio 2025
Trump sostiene una “proprietà a lungo termine” di Gaza da parte degli Stati Uniti, che la render…

Svezia, sparatoria in una scuola di Örebro: «Almeno dieci morti, esclusa matrice terroristica»

04 Febbraio 2025
Al Campus Risbergska di Örebro, a 200 km a ovest di Stoccolma, almeno 10 persone hanno perso la …

Cisgiordania, attacco al checkpoint di Tayasir: morti 2 soldati israeliani

04 Febbraio 2025
Un uomo ha aperto il fuoco al checkpoint di Tayasir in Cisgiordania: morti 2 soldati israeliani,…

L’ipocrisia dietro i “Due popoli, due Stati”

04 Febbraio 2025
Ogni tanto si leva, sempre più stanca, la giaculatoria “Due popoli, due Stati”. Uno dei due Stat…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI