La vergogna Kevin Spacey
| Esteri
Kevin Spacey: dall’incubo giudiziario all’assoluzione a Londra di due giorni fa. Nel mezzo, anni di accuse e infamie. Chi ne pagherà?

La vergogna Kevin Spacey
Kevin Spacey: dall’incubo giudiziario all’assoluzione a Londra di due giorni fa. Nel mezzo, anni di accuse e infamie. Chi ne pagherà?
| Esteri
La vergogna Kevin Spacey
Kevin Spacey: dall’incubo giudiziario all’assoluzione a Londra di due giorni fa. Nel mezzo, anni di accuse e infamie. Chi ne pagherà?
| Esteri
AUTORE: Fulvio Giuliani
Il caso Kevin Spacey è allucinante. Non c’è altra definizione che mi sovvenga dal momento dell’assoluzione a Londra da tutti i capi di imputazione (in verità da molto prima…). La seconda vittoria su tutta la linea del due volte premio Oscar, accusato a più riprese da diversi uomini di violenza sessuale e atteggiamenti gravemente inappropriati.
Fra l’inizio dell’incubo giudiziario, segnato da accuse infamanti, e l’assoluzione a Londra di due giorni fa che razza d’inferno avrà vissuto? La carriera se n’è andata a farsi benedire: Spacey è diventato all’istante un appestato, intoccabile, inguardabile, la summa di ogni male. Manco il leggendario e ributtante personaggio interpretato in House of Cards, Frank Underwood, si fosse sovrapposto all’uomo.
Nell’emozione incontenibile al momento del verdetto di assoluzione, nelle mani che tremavano, nelle lacrime, c’è probabilmente anche un po’ la speranza di riprendersi dei pezzi della propria vita, ma crediamo soprattutto l’angoscia totalizzante di un’esistenza frantumata sull’altare di una mania collettiva. Perché fra il sacrosanto “me too”, movimento capace di aiutare a superare decenni di turpitudini e silenzi insopportabili e la caccia alle streghe vergognosa e insensata a cui abbiamo assistito – anche in Italia – resta una differenza clamorosa.
Proprio nell’interesse del movimento che ha permesso un profondo esame di coscienza al mondo dello spettacolo, vergogne come quelle patite da Kevin Spacey vanno sanzionate moralmente e non solo.
Ci riferiamo a chi lo ha accusato, con l’evidente scopo di raccattare quattrini in accordi extragiudiziali – sa il cielo quanta fatica debba aver fatto l’attore americano per non cedere all’ignominia di accordarsi, pur di evitare il processo e macchiandosi per sempre la reputazione – ma anche a chi a Hollywood e in Europa ha oltrepassato la decenza oltre ogni limite. Stampa compresa.
Gli anni non si restituiscono, i pezzi di vita andati sono persi, come i film e – perché no – i quattrini, ma soprattutto l’anima. Chi può credere che due assoluzioni, per quanto trionfali, possano restituirti tutto questo? Quante volte ancora Kevin Spacey e tanti come lui si sveglieranno nel cuore della notte in preda agli incubi, da qui ai prossimi trent’anni?
Responsabilità, lo ripetiamo, di lestofanti accusatori, ma anche di un sistema che ha triturato uomini e carriere senza coscienza e rimorso.
di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Netanyahu: “Stop operazione su Gaza se Hamas accetta condizioni”
07 Agosto 2025
Netanyahu: “Stop operazione su Gaza se Hamas accetta condizioni”. Il Piano prevederebbe un’operazi…

Trump: “Buone prospettive per un vertice con Putin e Zelensky”
07 Agosto 2025
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin potrebbero inco…

Hamas e la sua sindrome, intervista a Giorgio Cuzzelli (Lumsa)
07 Agosto 2025
l futuro della Striscia di Gaza appare sempre più incerto. Dopo le notizie filtrate dal gabinetto…

Kennedy Jr. annulla 500 milioni di finanziamenti per sviluppo vaccini a mRNA negli USA
06 Agosto 2025
Il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha annullato quasi 500 milioni…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.