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L’Albania mette al bando TikTok per un anno

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L’Albania è il primo Paese europeo a mettere ufficialmente al bando TikTok, l’obbligo dovrebbe scattare nelle prime settimane del 2025

L’Albania mette al bando TikTok per un anno

L’Albania è il primo Paese europeo a mettere ufficialmente al bando TikTok, l’obbligo dovrebbe scattare nelle prime settimane del 2025

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L’Albania mette al bando TikTok per un anno

L’Albania è il primo Paese europeo a mettere ufficialmente al bando TikTok, l’obbligo dovrebbe scattare nelle prime settimane del 2025

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L’Albania è il primo Paese europeo a mettere ufficialmente al bando TikTok. La motivazione del blocco, che dovrebbe durare un anno e scattare nelle prime settimane del 2025, è stata illustrata ieri dal premier Rama in persona, secondo cui il social più amato dai giovanissimi sta letteralmente prendendo in ostaggio un’intera generazione di piccoli albanesi.

La decisione-shock è stata annunciata dopo un gravissimo episodio di cronaca, che si è concluso con l’omicidio di un adolescente a opera di un coetaneo in seguito a una lite cominciata proprio su TikTok.
Casi estremi a parte e pensando alla recente e durissima legislazione australiana in materia che prevede il divieto di accesso ai social agli adolescenti fino ai 16 anni, c’è da chiedersi se questa sia una strada praticabile e utile.

Una domanda che (ci) poniamo nel modo più intellettualmente onesto possibile.
La storia dell’uomo insegna, oltre ogni ragionevole dubbio, che il proibizionismo non ha mai generato buoni frutti, inducendo a mitizzare l’oggetto della proibizione stessa. Come potrebbe accadere qualcosa di diverso nell’era digitale?

Durante l’anno del ban imposto a TikTok in Albania, i ragazzini di Tirana non frequenteranno altre piattaforme, magari estremizzando i comportamenti che il governo ha sperato – pur con le migliori intenzioni – di mettere sotto controllo?
Ogni volta che ne scriviamo, ci limitiamo a ricordare che non può esistere LA soluzione, LA risposta.

Non sappiamo se educare oggi sia più difficile di ieri, di sicuro è diverso. Una banale considerazione che impone a noi genitori una presa d’atto oltre i divieti. Questi ultimi hanno fatto parte del processo educativo di qualsiasi ragazzo, in qualsiasi epoca, ma non ne hanno mai garantito nulla di per sé.

Di Fulvio Giuliani

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