Possibile ruolo italiano fra Cina e Russia
Due delle maggiori potenze mondiali, Cina e Russia, da alcuni mesi stanno mandando dei segnali interessanti verso il nostro Paese. La prima ha l’obiettivo di lavorare insieme per stabilizzare la Libia; la seconda crede che l’Italia possa essere un ponte fra Occidente e Oriente ex sovietico.
| Esteri
Possibile ruolo italiano fra Cina e Russia
Due delle maggiori potenze mondiali, Cina e Russia, da alcuni mesi stanno mandando dei segnali interessanti verso il nostro Paese. La prima ha l’obiettivo di lavorare insieme per stabilizzare la Libia; la seconda crede che l’Italia possa essere un ponte fra Occidente e Oriente ex sovietico.
| Esteri
Possibile ruolo italiano fra Cina e Russia
Due delle maggiori potenze mondiali, Cina e Russia, da alcuni mesi stanno mandando dei segnali interessanti verso il nostro Paese. La prima ha l’obiettivo di lavorare insieme per stabilizzare la Libia; la seconda crede che l’Italia possa essere un ponte fra Occidente e Oriente ex sovietico.
| Esteri
| Esteri
Due delle maggiori potenze mondiali, Cina e Russia, da alcuni mesi stanno mandando dei segnali interessanti verso il nostro Paese. La prima ha l’obiettivo di lavorare insieme per stabilizzare la Libia; la seconda crede che l’Italia possa essere un ponte fra Occidente e Oriente ex sovietico.
Tutti cercano l’Italia. Non prendeteci per sciovinisti ma in politica estera da alcuni mesi stanno arrivando, verso il nostro Paese, segnali interessanti. Due in particolare meritano un approfondimento. Il primo riguarda la Cina. Di recente Zhai Jun, inviato speciale del governo cinese per gli affari mediorientali, ha mandato un segnale a Mario Draghi e al nostro governo: lavorare insieme per stabilizzare la Libia, scommettendo insieme sulla pace. Certo, la Cina da anni ormai guarda con interesse (e interessi) all’Africa ma questa attenzione verso Roma rappresenta un chiaro approccio politico e diplomatico.
Il secondo segnale viene invece dalla Russia di Putin. Il presidente russo da tempo ha invitato Mario Draghi a recarsi a Mosca. L’incontro si farà – vedremo quando, vista la fibrillazione attuale della politica italiana per il voto sul Quirinale – ma il messaggio è chiaro: l’Italia può essere un ponte fra Occidente e Oriente ex sovietico. Qui merita una riflessione il ruolo del nostro presidente del Consiglio: non è un mistero che l’ex governatore della Bce sia un convinto atlantista, vicino da sempre agli Stati Uniti.
Oggi, con la Germania orfana della Merkel e Macron impegnato nella sfida delle presidenziali francesi, Draghi viene percepito come l’uomo forte, in Europa, per la politica estera occidentale e per le questioni spinose da affrontare con Pechino e Mosca. Difficile ricapiti una situazione di questo genere nei prossimi anni. Anche per questo, non va sprecata l’occasione.
Di Jean Valjean
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Mandato d’arresto, ira Netanyahu: “Giudici antisemiti”
22 Novembre 2024
Dall’ufficio di Benjamin Netanyahu arriva la reazione, durissima, in risposta al mandato d’arres…
Putin: “Pronti a colpire chi arma Kiev”
21 Novembre 2024
Con un discorso a sorpresa alla Nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che Mo…
La Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto contro Netanyahu e Gallant
21 Novembre 2024
Le accuse nei confronti di Netanyahu e Gallant sono di contro l’umanità e crimini di guerra comm…
Kiev: “La Russia ha lanciato per la prima volta un missile balistico intercontinentale”. Mosca: “Abbattuti due missili Storm Shadow”
21 Novembre 2024
L’aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la Russia ha lanciato un missile balistico inte…