Putin proclama la tregua di Pasqua
Vladimir Putin dichiara una tregua pasquale in Ucraina, mentre a Kyiv le forze di difesa aerea abbattono alcuni droni russi. Zelensky: “I droni nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento del presidente russo”

Putin proclama la tregua di Pasqua
Vladimir Putin dichiara una tregua pasquale in Ucraina, mentre a Kyiv le forze di difesa aerea abbattono alcuni droni russi. Zelensky: “I droni nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento del presidente russo”
Putin proclama la tregua di Pasqua
Vladimir Putin dichiara una tregua pasquale in Ucraina, mentre a Kyiv le forze di difesa aerea abbattono alcuni droni russi. Zelensky: “I droni nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento del presidente russo”
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato una tregua pasquale in Ucraina. Un cessate il fuoco che, secondo l’agenzia di stampa Reuters, prevede uno stop delle ostilità da parte della Russia dalle 18:00 ora locale di oggi fino alla mezzanotte del 21 aprile. Pochi minuti prima dall’annuncio ufficiale del presidente russo, però, a ridosso di Kyiv si sono udite delle esplosioni. Nella capitale ucraina, infatti, le forze di difesa aerea hanno abbattuto alcuni droni russi.
Al momento, non risulta esserci alcuna indicazione che la tregua pasquale possa portare ad un cessate il fuoco più lungo. Intanto, arriva chiara e netta la risposta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che su X scrive: “I droni Shahed nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana. Ho appena ricevuto un rapporto dal comandante in capo Oleksandr Syrskyi – ha proseguito – Oggi le nostre forze hanno continuato la loro attività nel territorio della regione di Kursk e stanno mantenendo le loro posizioni. Nella regione di Belgorod, i nostri guerrieri hanno avanzato ed espanso la nostra zona di controllo”. Lo stesso Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione in Ucraina, ha dichiarato che “i russi stanno attaccando in ogni direzione, nonostante la proposta di ‘tregua pasquale'”
Inoltre, Putin, incontrando il suo capo di stato maggiore Valery Gerasimov, avrebbe chiesto di tenere le truppe pronte a reagire ad una eventuale violazione della tregua da parte degli ucraini.
L’annuncio del presidente russo arriva dopo che l’omologo Usa, Donald Trump, aveva avvertito che gli americani avrebbero rinunciato a mediare ulteriori colloqui se Mosca o Kyiv non si fossero mostrate disponibili e pronte per raggiungere un accordo di pace. Lo stesso segretario di Stato americano, Marco Rubio, aveva dichiarato che se non ci fossero stati segnali di progressi entro pochi giorni, Washington avrebbe abbandonato il tavolo.
Da quando gli Usa hanno proposto un cessate il fuoco iniziale di 30 giorni, Mosca ha posto una serie di condizioni affinché questo si realizzasse. Tra queste: il riconoscimento di cinque territori sotto il controllo russo. Si tratta delle quattro regioni in cui le truppe di Mosca sono avanzate in questi anni di guerra. Donetsk, Lugansk, Kherson, Zaporizhia e, infine, della Crimea. Annessa illegalmente nel 2015. Inoltre, il Cremlino vuole il disarmo di Kyiv e l’Ucraina non entri nella Nato. Ed è contro la presenza di una forza di peacekeeping europea che garantisca il cessate il fuoco.
Di contro, il presidente Zelensky si era detto favorevole per un cessate il fuoco, mediato dagli Stati Uniti. Chiedendo che non venisse messa in discussione la sovranità territoriale del Paese e dunque rifiutando parte della proposta negoziale russa. Nel frattempo, Russia e Ucraina erano riuscite a concordare un armistizio per i raid sui rispettivi siti energetici, scaduto ieri. Ma per cui, entrambi i Paesi, si sono più volte accusati a vicenda di averne violato l’intesa.
Nelle ultime settimane, le forze russe hanno intensificato i raid contro target civili, uccidendo decine di persone, compresi bambini. Non ultimo la strage di Sumy durante la domenica delle palme. A detta degli analisti, Mosca starebbe temporeggiando nel tentativo di logorare i rapporti tra Washington e l’Unione europea. Il tentativo sarebbe quello di sfinire il nemico in modo da riuscire ad alzare la posta al tavolo negoziale.
Di Claudia Burgio
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