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Scontri Amsterdam

Tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam. Il ministro olandese Schoof: “Mi vergogno”

Cinque in tutto i tifosi israeliani trasportati in ospedale e circa 50 i contusi. Oltre 60 gli arresti effettuati. Scholz: “Violenze intollerabili”

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Cinque in tutto i tifosi israeliani trasportati in ospedale e circa 50 i contusi. Oltre 60 gli arresti effettuati. Scholz: “Violenze intollerabili”

Sono bastati 30 minuti per trasformare Amsterdam in terreno fertile di scontri, dopo la partita Ajax – Maccabi. Alle 23.10 circa, i primi tifosi israeliani escono dalla fermata della metropolitana di Amsterdam Centraal, ad attenderli gruppi di motociclisti in scooter con il volto coperto dai caschi. I tifosi vengono circondati e gli attacchi cominciano ai bordi della piazza della stazione. Tre ragazzi vengono gettati nel canale che scorre tra il tunnel con la pista ciclabile e l’Ibis, verranno poi salvati dalla Polizia. Cinque in tutto i feriti trasportati in ospedale e circa cinquanta i contusi. All’inizio si temeva persino che qualcuno fosse stato rapito.

Tutti gli israeliani di cui non si aveva più notizia dopo gli scontri ad Amsterdam sono stati rintracciati”, ha dichiarato il ministero degli Esteri israeliano dopo che si erano persi i contatti con una decina di tifosi dopo gli scontri al termine della partita di calcio tra Ajax e Maccabi, vinta dai padroni di casa
5-0. Intanto, il primo volo con i cittadini israeliani evacuati da Amsterdam è atterrato ieri a Tel Aviv.

Circa 60 in tutto gli arresti effettuati durante la giornata, dopo gli scontri scoppiati nella notte nel centro olandese.

“Provo vergogna per quanto è successo. I responsabili saranno perseguiti. Il messaggio che mando a Israele è che spero che gli israeliani vengano ancora nei Paesi Bassi, noi faremo di tutto il possibile per farli sentire al sicuro”, ha dichiarato il primo ministro olandese Dirk Schoof parlando con i giornalisti a Budapest. “Dopo la partita di calcio, diverse persone hanno attaccato tifosi israeliani, ed è per questo che lo chiamo atto antisemita. Non possiamo mai dire che non accadrà più, ma quello che si può fare è cercare di prevenirlo. È su questo che sono orientati tutti gli sforzi del governo. E ancora, mi vergogno profondamente di quello che è successo. Mi ripugna quello che è successo e ci assicureremo che i responsabili siano perseguiti e portati in tribunale“, ha sottolineato Schoof, assicurando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che “i colpevoli saranno rintracciati e perseguiti”. Tanto da essere atteso ad Amsterdam il nuovo capo della diplomazia israeliana Gideon Saar per una “visita diplomatica urgente“.

Per la sindaca della città olandese, Femke Halsema, si è trattato di “uno scoppio di antisemitismo in città, che speravamo di non vedere mai più”. Forte anche l’ammonimento da parte del governo italiano, con il commento su X del ministro degli Esteri Antonio Tajani che scrive: “Dare la caccia agli ebrei non significa difendere il popolo palestinese. In Europa non c’è spazio per l’antisemitismo. Un episodio vergognoso che ci riporta ai tempi bui del nazismo. Solidarietà agli israeliani aggrediti oggi ad Amsterdam e a tutte le comunità ebraiche nel mondo”.

Sul web continuano a circolare le immagini non sono della violenza contro i tifosi israeliani, ma anche i video in cui si vedono diversi tifosi del Maccabi Tel Aviv strappare bandiere palestinesi esposte per le vie di Amsterdam. L’account ‘free.palestine.nl’ ha annunciato di lanciare una raccolta fondi per le spese legali delle persone arrestate.

Di Matilde Testa

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