Romania, George Simion vince il primo turno delle presidenziali
Pubblicati gli exit poll in Romania. George Simion vince il primo turno con il 33% delle preferenze. Seguono Crin Antonescu (22,9%), il sindaco di Bucarest Nicusor Dan e l’ex primo ministro Victor Ponta

Romania, George Simion vince il primo turno delle presidenziali
Pubblicati gli exit poll in Romania. George Simion vince il primo turno con il 33% delle preferenze. Seguono Crin Antonescu (22,9%), il sindaco di Bucarest Nicusor Dan e l’ex primo ministro Victor Ponta
Romania, George Simion vince il primo turno delle presidenziali
Pubblicati gli exit poll in Romania. George Simion vince il primo turno con il 33% delle preferenze. Seguono Crin Antonescu (22,9%), il sindaco di Bucarest Nicusor Dan e l’ex primo ministro Victor Ponta
Pubblicati gli exit poll in Romania: George Simion dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) vince il primo turno con il 33% delle preferenze. Seguono Crin Antonescu (22,9%), il sindaco di Bucharest Nicusor Dan (20%) e l’ex primo ministro Victor Ponta (14,7%). Nonostante alcune differenze nei dati riportati tra le due principali agenzie del Paese – Avangarde e Curs – l’ordine resta invariato.
Sarà quindi ballottaggio tra il leader della destra radicale, candidato unico dei sovranisti dopo l’estromissione di Calin Georgescu e alleato europeo di Giorgia Meloni, e Crin Antonescu, ex ministro dello sport e, nel 2012, presidente ad interim della Romania per il Partito Nazionale Liberale. Quest’ultimo ha trovato l’appoggio trasversale della maggioranza di governo che lo ha scelto come espressione dell’esecutivo in un momento particolarmente critico per la Romania. L’attacco russo, infatti, non si è esaurito lo scorso novembre con il caso Georgescu. I servizi romeni hanno riportato diversi attacchi informatici a ridosso del voto. Anche in questo caso, il terreno di scontro è stato TikTok, negli ultimi mesi invaso dalla propaganda a favore di Simion e dell’AUR.
Metodi identici a quelli che hanno portato lo “sconosciuto” Georgescu al primo posto nelle intenzioni di voto e successivamente alla tornata annullata dal tribunale. Ma la questione adesso è più insidiosa. Georgescu era ed è un’emanazione diretta del Cremlino. Il mese scorso, la procura romena ha rivelato le chat tra il candidato dell’ultradestra e i reduci del gruppo mercenario Wagner, coinvolti nella serie di sommosse anti-governative. Lo stesso non si può dire dell’AUR, un partito da tempo presente nel panorama politico del Paese. Questo fattore rende (al momento) impossibile un provvedimento simile a quello adottato nei confronti di Georgescu. Tuttavia, l’agenda politica dei due candidati differisce poco. Sarà solo il ballottaggio del prossimo 18 maggio a stabilire se anche la Romania diventerà una quinta colonna russa interna all’Unione europea.
Di Antonio Pellegrino
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