Sono i russi a smentire i loro proclami
| Esteri
Nessuno aveva dubbi sulla falsa tregua proclamata da Putin ma ciò che sconvolge è che forse non si tratta di una scelta intenzionale ma dell’ennesima disorganizzazione militare a metà tra farsa e tragedia.

Sono i russi a smentire i loro proclami
Nessuno aveva dubbi sulla falsa tregua proclamata da Putin ma ciò che sconvolge è che forse non si tratta di una scelta intenzionale ma dell’ennesima disorganizzazione militare a metà tra farsa e tragedia.
| Esteri
Sono i russi a smentire i loro proclami
Nessuno aveva dubbi sulla falsa tregua proclamata da Putin ma ciò che sconvolge è che forse non si tratta di una scelta intenzionale ma dell’ennesima disorganizzazione militare a metà tra farsa e tragedia.
| Esteri
AUTORE: Sofia Cifarelli
Che la tregua proclamata da Putin fosse un imbroglio lo avevamo già scritto ieri, non avendo alcun dubbio in merito. Quello che non immaginavamo è che la tregua, entrata in vigore alle ore 12 (le 10 in Italia), sarebbe stata violata dai russi alle 12.04, avviando un bombardamento sulla città di Kramatorsk. La cosa è talmente clamorosa da lasciar supporre che non sia un gesto intenzionale del Cremlino, ma una delle conseguenze di una linea di comando e di un’organizzazione militare che sono a metà fra la farsa e la tragedia.
Ai russi non funziona più nulla, neanche l’evidente tentativo di proclamare una falsa tregua per dimostrare che sarebbero stati gli ucraini (che non l’hanno condivisa o accettata) a violarla. Sono riusciti a violarla loro, dimostrando la totale inaffidabilità. Intanto gli ucraini hanno continuato l’attacco nel Donetsk, così dimostrando che anche i territori precedentemente occupati dall’armata russa possono essere riconquistati. In questo modo salta del tutto la tregua che Putin aveva stabilito per sé stesso.
Tutto ciò conferma quanto è chiaro fin dal primo momento: se si vuole rendere possibile un negoziato – nella convinzione che solo negoziale possa essere la conclusione di questo assurdo conflitto – il suo presupposto è la capacità di spezzare la già piegata forza russa e il suo naturale inizio, come ricordato anche da Erdoğan, è il cessate il fuoco unilaterale da parte dell’aggressore. Inviare armi all’Ucraina si conferma la sola via per la pace.
di Sofia Cifarelli
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Francia, Lecornu: “La mia missione è terminata. Macron nominerà un nuovo premier entro 48 ore”
08 Ottobre 2025
Francia, ora si è arrivati alla parola “fine”, il dimissionario Sébastien Lecornu non fa marcia in…

Trump: “Forse andrò in Medio Oriente sabato o domenica”. Israele pone il veto sulla scarcerazione di Barghouti ma per Hamas “è centrale”
08 Ottobre 2025
Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza, prevista espulsione in tempi rapidi…

Cina, droni in fiamme sulla folla: tragedia sfiorata durante lo spettacolo del 2 ottobre – IL VIDEO
07 Ottobre 2025
Tragedia sfiorata in Cina dove una pioggia di droni in fiamme si è abbattuta sulla folla lo scorso…

7 ottobre, il giorno maledetto per tutti noi
07 Ottobre 2025
Il 7 ottobre 2023 è una data spartiacque per tutti noi. Il fallimento fu di tale portata che neppu…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.