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“Guerra delle uova vinta? Forse sì o forse no: cosa non torna fra Trump e le uova”

C’è una guerra che Trump, che in meno di due mesi ha già scatenato uno “tsunami”, sembra aver già vinto. È la guerra delle uova

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“Guerra delle uova vinta? Forse sì o forse no: cosa non torna fra Trump e le uova”

C’è una guerra che Trump, che in meno di due mesi ha già scatenato uno “tsunami”, sembra aver già vinto. È la guerra delle uova

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“Guerra delle uova vinta? Forse sì o forse no: cosa non torna fra Trump e le uova”

C’è una guerra che Trump, che in meno di due mesi ha già scatenato uno “tsunami”, sembra aver già vinto. È la guerra delle uova

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C’è una guerra che Trump, che in meno di due mesi ha già scatenato uno “tsunami”, sembra aver già vinto. È la guerra delle uova

C’è una guerra che Donald Trump, che in meno di due mesi ha già scatenato uno “tsunami”, ha già vinto, senza minacce né ricorso alla voce grossa. È la guerra delle uova. Poco nota al di fuori dei confini degli States, non è passata invece inosservata agli americani. Per i più distratti è comunque arrivato l’annuncio ufficiale del 47esimo Presidente statunitense tramite gli account social della Casa Bianca: “Egg prices pungle nearly 2$. Now lower than when Trump took office”. Insomma, le uova sono tornare ad avere prezzi accessibili, più bassi di quando The Donald si è insediato alla Casa Bianca. A chi è pronto a sorridere, va ricordato che la faccenda ha anche dei risvolti esteri e, in particolare, tocca i già delicati rapporti con il Messico, oltre ad avere un certo peso nelle tasche degli americani.

Considerando l’alto consumo di questo alimento negli USA, infatti, il caso non sarebbe già di per sé di poco conto. Se poi si aggiunge che la “caccia alle uova” sembrava iniziata ben prima del tradizionale periodo di Pasqua, ecco spiegato l’interesse per l’annuncio. Da tempo, infatti, era diventato impossibile trovare uova nei supermercati: colpa dell’influenza aviaria di cui si registra un’epidemia negli Stati Uniti. Le poche in circolazione aveva visto schizzare i prezzi da 2-3 dollari per una confezione da 12 uova (il minimo standard Oltreoceano) fino a oltre 12 dollari per i prodotti di alta gamma cage free organic, comprese le immancabili tasse da applicare ai costi in etichetta.

Fiutando il business, i contrabbandieri avevano iniziato ad alimentare il mercato nero, come dimostrato dall’aumento del 29% di sequestri al confine tra Messico e USA. Il paradosso è che nel frattempo sono calati i fermi di clandestini lungo la stessa linea di demarcazione, a causa dei maggiori controlli e del rischio di rimpatrio immediato per i migranti illegali. Se la tensione su questo fronte, però, resta alta, almeno la “guerra delle uova” sembra arrivata alla conclusione. Con un annuncio ufficiale la segretaria all’Agricoltura, Brooke Rollins, ha fatto sapere che il prezzo è sceso, grazie a quella che viene definita la “biosafety strategy contro l’H5N1” messa in campo dall’Amministrazione Trump.

Si tratta di un piano da 1 miliardo di investimenti per ridurre i costi delle uova e limitare la diffusione dell’influenza aviaria. L’azione del Governo prevede anche l’importazione di 100 milioni di uova da mercati esteri, una maggior attenzione delle condizioni di sicurezza sanitaria negli allevamenti e fondi per la ricerca di un vaccino contro la malattia. Come spiegato dalla stessa Rollins, i primi effetti sono già evidenti: “Il prezzo medio di una confezione grande di uova – ha sottolineato Rollins – è sceso a 6,08$, come stimato dall’USDA”, ossia l’ente che monitora la grande distruzione. A inizio marzo avevano toccato il record di $8,95 dollari per i prodotti di fascia medio-bassa, dopo una corsa che già in occasione dell’Inaguration Day li vedeva oscillare poco sotto i 6,30$.

In realtà sugli scaffali oggi si trovano a prezzi che variano dai dai 4,50$ (in catene come Walmart) fino a una media di 6,97$ in supermercati come Kroeger o Trader’s Joe (a cui aggiungere sempre le tasse, quindi arrivando fino a circa 7.50$ alla confezione), per i prodotti biologici e con galline allevate a terra e uova non “sbiancate”. Secondo la USDA, comunque, in un anno il costo medio era cresciuto del 53%. Il New York Times conferma anche una crescita del 10,4% nel solo mese di febbraio, il che ha fatto correre ai ripari l’Amministrazione Trump. Considerando che generalmente a ridosso di Pasqua aumentano sempre consumi (e prezzi) delle uova, per si è evitato il peggio: il piccolo “sogno americano” della tradizionale Easter egg hunt è salvo. Per ora, appunto. 

di Eleonora Lorusso

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