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Un’app per l’auto-espulsione dei migranti

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L’ultima trovata dell’amministrazione Trump riguarda l’immigrazione. E consiste in una nuova app per permettere al migrante irregolare arrivato negli Stati Uniti di buttarsi da solo fuori dal Paese

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Un’app per l’auto-espulsione dei migranti

L’ultima trovata dell’amministrazione Trump riguarda l’immigrazione. E consiste in una nuova app per permettere al migrante irregolare arrivato negli Stati Uniti di buttarsi da solo fuori dal Paese

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Un’app per l’auto-espulsione dei migranti

L’ultima trovata dell’amministrazione Trump riguarda l’immigrazione. E consiste in una nuova app per permettere al migrante irregolare arrivato negli Stati Uniti di buttarsi da solo fuori dal Paese

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Ci vuole fantasia, non c’è dubbio. L’ultima trovata dell’amministrazione Trump riguarda l’immigrazione. E consiste in una nuova app per permettere al migrante irregolare arrivato negli Stati Uniti di buttarsi da solo fuori dal Paese. Dopo aver ovviamente scaricato l’applicazione sul telefonino. Francamente, e anche con tutta la buona volontà, appare assai improbabile che un immigrato non in regola giunto a casa dello zio Sam (una meta magari agognata a lungo) improvvisamente compia una svolta a U, ci ripensi e diventi il poliziotto di sé stesso buttandosi fuori dagli Usa. Ovviamente l’amministrazione trumpiana per incentivare l’uso della app tra i migranti irregolari, spingendoli così ad autodenunciarsi, sta sottolineando che espellendosi da soli, con una scelta volontaria, gli stessi eviterebbero il rischio di arresto e di detenzione dopo l’inasprimento delle regole sull’immigrazione.

Stando all’agenzia Reuters, che ha dato per prima la notizia, l’applicazione è sviluppata dalla Customs and Border Protection (Cbp, che si occupa dei controlli alle frontiere). Grazie a essa gli immigrati senza documenti possono segnalare «l’intenzione» di abbandonare il Paese. Secondo il segretario alla Sicurezza Interna Kristi Noem, la app funzionerà. Perché – sostiene – offre l’opportunità di andarsene legalmente. E lascia una possibilità di tentare di ritornare in futuro (chissà quando) negli Stati Uniti. Scritto schietto, la sua pare una visione assai ottimistica.

Di Massimiliano Lenzi

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