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Usa, un giudice ordina la chiusura di “Alligator Alcatraz”. La motivazione: “Danneggia l’ambiente”

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“Alligator Alcatraz”, il nuovo centro di detenzione per migranti irregolari (in attesa di espulsione) – ormai “celebre” nonché estremamente pericoloso – voluto dall’amministrazione Trump deve essere chiuso entro 60 giorni

Usa, un giudice ordina la chiusura di “Alligator Alcatraz”. La motivazione: “Danneggia l’ambiente”

“Alligator Alcatraz”, il nuovo centro di detenzione per migranti irregolari (in attesa di espulsione) – ormai “celebre” nonché estremamente pericoloso – voluto dall’amministrazione Trump deve essere chiuso entro 60 giorni

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Usa, un giudice ordina la chiusura di “Alligator Alcatraz”. La motivazione: “Danneggia l’ambiente”

“Alligator Alcatraz”, il nuovo centro di detenzione per migranti irregolari (in attesa di espulsione) – ormai “celebre” nonché estremamente pericoloso – voluto dall’amministrazione Trump deve essere chiuso entro 60 giorni

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“Alligator Alcatraz”, il nuovo centro di detenzione per migranti irregolari (in attesa di espulsione) – ormai “celebre” nonché estremamente pericoloso – voluto dall’amministrazione Trump deve essere chiuso entro 60 giorni. Lo ha deciso un giudice federale di Miami. Lo rende noto The Guardian.

La sentenza di Kathleen Williams, la giudice distrettuale, si basa su un’ordinanza restrittiva temporanea emessa già due settimane fa. Ordinanza che aveva bloccato ulteriori lavori di costruzione del centro. Nessun detenuto può essere portato nella struttura durante la fase di chiusura.

Tale centro di detenzione – lo ricordiamo – è situato nella regione paludosa delle Everglades, in Florida. Ed è stato inaugurato lo scorso 3 luglio.

Williams dice che la struttura causa gravi e irreparabili danni alle fragili Everglades della Florida. Per tale motivo, deve essere necessariamente chiusa.

Il centro – fin da subito contestato (giustamente) da tantissime persone – può ospitare fino a 5.000 detenuti e si trova fra paludi dove ci sono pericolosi rettili. Coccodrilli in primis.

Questa sentenza rappresenta un durissimo colpo per l’amministrazione Trump in quanto “Alligator Alcatraz” è diventato una sorta di “simbolo” per il programma trumpiano relativo all’immigrazione.

Una prigione per “alcune delle persone più crudeli del pianeta”. Così ha definito il presidente Usa “Alligator Alcatraz”. Anche se all’interno ci sono detenuti che non hanno né precedenti penali né procedimenti penali in corso a loro carico…

Ecco da dove prende il nome “Alligator Alcatraz”:

  • Alligator” fa riferimento alla fauna locale (composta da alligatori, pitoni ecc…);
  • Alcatraz” fa invece riferimento al nome dell’ex penitenziario federale di massima sicurezza.

Trump, nel corso di un’intervista durante l’inaugurazione del pericolosissimo centro di detenzione, con grande umorismo (…) aveva dato “utili” consigli ai detenuti: “Insegneremo ai migranti come scappare da un alligatore se riescono a fuggire dalla prigione. Non correte in linea retta. Correte così” aveva spiegato, muovendo la mano con un movimento a zig zag.

di Filippo Messina

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