La presentazione delle cinque borse di studio de La Ragione per gli studenti dell’Università Iulm ci permette di riflettere su un concetto troppo spesso sabotato in Italia: la meritocrazia.
La presentazione delle cinque borse di studio de “La Ragione” per gli studenti di altrettanti corsi di laurea del primo anno magistrale dell’Università Iulm di Milano ci ha permesso ieri una riflessione sull’idea di merito, in Italia. Le nostre cinque borse di studio verranno assegnate, infatti, su base esclusivamente meritocratica, senza altri parametri. Compresi quelli economici.
Come sottolineato dal rettore della Iulm Gianni Canova e dal direttore del master di giornalismo Daniele Manca, il nostro è un forte messaggio controcorrente in un Paese che ha sistematicamente sabotato l’idea del merito. Così si è generata una pericolosa ideologia della mediocrità elevata a sistema, alimentata da cospicue dosi di invidia sociale per chi è più bravo o si impegna maggiormente nella vita.
Il programma di borse di studio de “La Ragione” parte dalla Iulm di Milano e coinvolgerà presto altre fra le più importanti università italiane. È pensato per chi merita un po’ di più e se qualcuno si arrabbia, pazienza.
di Fulvio Giuliani
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