Più che obblighi e numeri il nuovo Dpcm approvato ieri è un invito a tutti i cittadini ad utilizzare il buon senso e la giusta dose di responsabilità.
Lo abbiamo scritto qui a inizio settimana: il tema non dovrebbe essere elencare i negozi per tipologia, ma stabilire che non può ricadere sull’esercente l’obbligo di controllo del Green Prass. La responsabilità deve essere del cittadino, anche per non soffocare l’attività di tanti micronegozi. Banale buon senso, come l’uso più equilibrato possibile dei numeri.
Esempio: difenderemo sempre la scuola in presenza, ma troviamo che comunicare seccamente un 93,4% di studenti in classe e la Dad al 6,6% faccia a pugni con l’esperienza quotidiana di troppi. Non dubitiamo dei numeri del ministro Bianchi, ma c’è un capitale che non deve essere intaccato: la credibilità delle istituzioni.
Giusto chiedersi, allora, se quelle percentuali siano state esposte nel modo corretto o se siamo al mezzo pollo delle statistiche.
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Tag: green pass, politica
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