‘O spione e quelle corna di Palazzo
La vicenda dell’ormai ex centralinista di Palazzo Chigi, condannato a un anno e tre mesi di reclusione per aver intercettato gli incontri hot di due colleghi amanti – entrambi impegnati – proprio nella sala del centralino. Una storia vecchia come il mondo.

‘O spione e quelle corna di Palazzo
La vicenda dell’ormai ex centralinista di Palazzo Chigi, condannato a un anno e tre mesi di reclusione per aver intercettato gli incontri hot di due colleghi amanti – entrambi impegnati – proprio nella sala del centralino. Una storia vecchia come il mondo.
‘O spione e quelle corna di Palazzo
La vicenda dell’ormai ex centralinista di Palazzo Chigi, condannato a un anno e tre mesi di reclusione per aver intercettato gli incontri hot di due colleghi amanti – entrambi impegnati – proprio nella sala del centralino. Una storia vecchia come il mondo.
AUTORE: Marco Sallustro
Una storia vecchia come il mondo, sullo sfondo di uno dei siti (in teoria, almeno) più inaccessibili della Repubblica: la sala centralino di Palazzo Chigi, in cui vengono smistate le telefonate alla Presidenza del Consiglio. Un ormai ex centralinista, in rotta con due colleghi per vicende di turni e straordinari, è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione per aver intercettato gli incontri hot dei due, entrambi impegnati.
Registrati gli inequivocabili effetti sonori di un incontro amoroso risalente a un turno di notte di dicembre 2016, l’uomo ritenne di poter far scattare il ricatto: via sms intimò che chiedessero entrambi l’immediato trasferimento ad altra sede o i file sarebbero arrivati alle orecchie dei partner traditi. I due amanti pensarono anche di cedere (una richiesta di trasferimento in effetti ci fu), ma poi decisero di denunciare l’accaduto.
Corna o non corna, l’idea che possa essere violato uno dei luoghi più riservati della Repubblica resta inaccettabile e scattarono così tutte le procedure del caso, compresa la caccia alle cimici.
Accantonate le ipotesi alla James Bond, non restava che la registrazione effettuata in loco da un dipendente. Bastò una perquisizione a casa dei centralinisti di Chigi per scoprire il ricattatore, che nascondeva nella sua abitazione l’originale e le copie del bollente file. Era il gennaio del 2017. Certo, ci sono voluti quattro anni per chiudere una vicenda solare (della storia fra i due amanti nulla sappiano, per fortuna), ma anche questa è una vecchia storia. Di Marco SallustroLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Inchiesta urbanistica a Milano, gli interrogatori. Tancredi: “Ho sempre agito nell’interesse del Comune”. Catella scrive agli stakeholder. Marinoni non risponde al gip, il suo legale: “Nessun sistema corruttivo”
23 Luglio 2025
Davanti al giudice i 6 indagati nell’inchiesta urbanistica a Milano per i quali la Procura ha chie…

Balneari e la frittata sulla battigia
23 Luglio 2025
Eccola qui la frittata fatta sulla battigia, bagnata da una risacca continua e immobile. Sì, stiam…

Riforma giustizia, il Senato approva: il contenuto
23 Luglio 2025
La riforma della giustizia passa al Senato. In autunno sono previste le letture confermative. Il r…

Indagato Matteo Ricci, avviso di garanzia al candidato del centrosinistra nelle Marche. “Sono molto amareggiato” – IL VIDEO
22 Luglio 2025
“Vi devo dare una comunicazione”. Inizia con queste parole il video pubblicato sui suoi propri pro…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.