Temi delicati non diventino uno spettacolo
Le affermazioni di Alfonso Signorini durante la puntata del Grande Fratello Vip hanno scatenato numerose polemiche. L’aborto è un tema delicato, che non dovrebbe essere trattato superficialmente in un programma dedicato all’intrattenimento.
Temi delicati non diventino uno spettacolo
Le affermazioni di Alfonso Signorini durante la puntata del Grande Fratello Vip hanno scatenato numerose polemiche. L’aborto è un tema delicato, che non dovrebbe essere trattato superficialmente in un programma dedicato all’intrattenimento.
Temi delicati non diventino uno spettacolo
Le affermazioni di Alfonso Signorini durante la puntata del Grande Fratello Vip hanno scatenato numerose polemiche. L’aborto è un tema delicato, che non dovrebbe essere trattato superficialmente in un programma dedicato all’intrattenimento.
Le affermazioni di Alfonso Signorini durante la puntata del Grande Fratello Vip hanno scatenato numerose polemiche. L’aborto è un tema delicato, che non dovrebbe essere trattato superficialmente in un programma dedicato all’intrattenimento.
Non esistono temi di cui non si possa dibattere, ma esistono argomenti che per la loro delicatezza andrebbero affrontati nei giusti contesti. Certo il “Grande Fratello Vip” non era il luogo più adeguato per parlare di interruzione di gravidanza e quindi non sorprende che abbia scatenato parecchie critiche l’affermazione del conduttore Alfonso Signorini che, testuali parole, ha detto: «Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma».
In realtà si era partiti parlando di cani e si è finito con una polemica forse pure strumentale, ma di certo sgradevole.
Intanto perché il «noi» utilizzato dal conduttore non si capisce a chi si riferisca, non si capisce di chi lui sia portavoce se non di sé stesso. In secondo luogo perché parlare di aborto in ogni sua forma significa comprendere gli aborti per gravidanze in seguito a stupri, ad esempio, o terapeutici quando è a rischio la vita.In terzo luogo, perché nell’epoca in cui si proclama la volontà di garantire i diritti di tutti, quello di una donna di fare ciò che ritiene dovrebbe essere assodato.
Invece si è scritta una brutta pagina di televisione, peraltro in un contesto che dovrebbe essere dedicato all’alleggerimento e non certo a temi così sensibili. La società di produzione della trasmissione ha fatto sapere di essersi dissociata dalle dichiarazioni di Signorini. Resta il fatto che mentre ci si indigna per molto meno, su alcuni temi pare si sia rimasti indietro. E, ripetiamo, condurre un programma non significa essere portavoce di qualcuno se non di sé stesso. Di Gaia BottoniLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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