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Cara Rocio Munoz Morales non hai bisogno del filtro bellezza

Il Festival del Cinema di Venezia è alle porte. Dopo 17 anni torna finalmente una spagnola come madrina della kermesse, prima di lei solo la bellissima Ines Sastre. Anche Vanessa Incontrada sarebbe stata una candidata perfetta. Dalla sua una qualità ormai rara: apparire per  come si è. Il neorealismo, non a caso massima espressione del cinema italiano, faceva proprio questo: mostrare la realtà.

Cara Rocio Munoz Morales non hai bisogno del filtro bellezza

Il Festival del Cinema di Venezia è alle porte. Dopo 17 anni torna finalmente una spagnola come madrina della kermesse, prima di lei solo la bellissima Ines Sastre. Anche Vanessa Incontrada sarebbe stata una candidata perfetta. Dalla sua una qualità ormai rara: apparire per  come si è. Il neorealismo, non a caso massima espressione del cinema italiano, faceva proprio questo: mostrare la realtà.

Cara Rocio Munoz Morales non hai bisogno del filtro bellezza

Il Festival del Cinema di Venezia è alle porte. Dopo 17 anni torna finalmente una spagnola come madrina della kermesse, prima di lei solo la bellissima Ines Sastre. Anche Vanessa Incontrada sarebbe stata una candidata perfetta. Dalla sua una qualità ormai rara: apparire per  come si è. Il neorealismo, non a caso massima espressione del cinema italiano, faceva proprio questo: mostrare la realtà.
Il Festival del Cinema di Venezia è alle porte. Dopo 17 anni torna finalmente una spagnola come madrina della kermesse, prima di lei solo la bellissima Ines Sastre. Anche Vanessa Incontrada sarebbe stata una candidata perfetta. Dalla sua una qualità ormai rara: apparire per  come si è. Il neorealismo, non a caso massima espressione del cinema italiano, faceva proprio questo: mostrare la realtà.
Vestitino corto, un baschetto alla marinara e un sorriso quanto basta, per non apparire “sguaiata” ma nemmeno algida.  E’ questa l’immagine che Rocío Muñoz Morales, madrina di questa 79esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, ha postato su Instagram per annunciare il suo arrivo nella laguna veneta, senza dimenticare di taggare sotto la foto la bellezza di 12 account tra collaboratori e sponsor, tra cui spiccano Armani e Cartier. Perché il Festival, per la madrina, è anche e soprattutto questo: un immenso bagno di folla e visibilità che fa decollare vertiginosamente gli affari.
 
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Bella, brava e  famosa, che se ogni tanto lasciasse trasparire qualche difettuccio in più, la Munoz risulterebbe ancora più simpatica. Ma a scorrere il suo feed non la si trova mai con un capello fuori posto, quell’alone di stanchezza che pure lei, a 34 anni, dovrebbe cominciare ad avere. Cara Rocio, non hai bisogno del filtro bellezza! L’attrice è molto amata e piace tanto anche in questa versione più patinata, ben lontana dagli inizi, di quando appariva come la ragazza della porta accanto. La Munoz è diventata grande e ha le spalle belle larghe. Per anni infatti è stata vista – erroneamente – come la ragione della fine del matrimonio tra Raul Bova e Chiara Giordano, figlia dell’avvocato matrimonialista più famoso d’Italia, Anna Maria Bernardini de Pace. Un malinteso suffragato da una una lettera equivoca che la Bernardini de Pace scrisse sulle pagine de Il Giornale parlando al genero “che aveva trasgredito ai doveri coniugali”, salvo poi specificare nei giorni seguenti che la sua missiva era generalista e parlava a “un genero” e non al suo. Un tempismo considerato alquanto sospetto dato che da pochissimo la figlia si era separata dall’attore; una spiegazione che non convinse Raul Bova che portò in tribunale l’ex suocera per diffamazione. In effetti, quando Bova conobbe la Munoz sul set di “Immaturi” (un nome  che si sposava alla perfezione con le accuse contenute nello scritto della Bernardini de Pace)  era ancora sposato con Chiara Giordano. Tempo dopo, la modella e attrice spagnola che all’epoca aveva 25 anni ammise che si trattò di un colpo di fulmine e il fatto che i due oggi stiano ancora assieme – un amore coronato anche dalla nascita di due figli – testimonia come Rocio ci avesse visto giusto. I due sono una coppia affiatata e di recente hanno anche lavorato insieme in un film. Siamo sicuri che Rocio Munoz Morales sarà una madrina all’altezza della situazione. Era dal 2005, dai tempi di Ines Sastre, che un’attrice spagnola non ricopriva questo ruolo che – va detto – avrebbe calzato alla perfezione anche Vanessa Incontrada. Dopo tanto discutere sul suo peso, sarebbe stata una bella rivincita nei confronti dei suoi detrattori . Sarebbe stata la prima volta per un’attrice curvy in questo ruolo e forse anche quella di una donna che non ha paura di mostrarsi per quello che è. Questa è la penultima foto da lei postata sul suo profilo.  
 
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Per ora “accontentiamoci” della perfezione di Rocio Munoz Morales e magari riflettiamo sul fatto che il momento di massimo splendore e riconoscibilità che il cinema italiano abbia mai conosciuto nel mondo si identifichi proprio con il neorealismo.   Di Ilaria Cuzzolin    

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