Capri è strapiena di turisti, parla il sindaco Paolo Falco
A Capri c’è una polaroid dell’overtourism in purezza: sbarcano circa 12mila persone ogni 3 ore. In media sono 50mila al giorno. Le parole del sindaco Paolo Falco

Nove su dieci, anche di più. Sono i turisti occasionali oppure ‘mordi e fuggi’, come mostrato da un recente studio dell’Università di Firenze. Arrivano a Capri via aliscafo – o via nave, come nel caso dei crocieristi – partendo dai porti di Napoli o Pozzuoli. Qualche ora fra la celebre piazzetta, lo shopping per le vie del lusso, uno sguardo ai Faraglioni. Poi un salto al belvedere di Anacapri per la nuova foto-profilo sullo smartphone (ne vale la pena), infine il ritorno a Napoli.
A Capri in questi giorni c’è una polaroid dell’overtourism in purezza: sbarcano circa 12mila persone ogni tre ore. In media sono 50mila al giorno. È la località turistica italiana con il più alto indice di densità turistica. Roma, Venezia, Firenze, Porto Cervo, Taormina sono decisamente alle spalle. Si è arrivati a quasi 1.200 persone per chilometro quadrato, quando la soglia massima prevista sarebbe a quota mille. Capri così è letteralmente invivibile, sia per i turisti che per i residenti. Servono soluzioni concrete per alleggerire il carico di persone sull’isola, perché tutto fa pensare che la situazione peggiorerà nelle prossime settimane.
Il sindaco dell’isola, Paolo Falco, è firmatario della Carta di Amalfi, che ha promosso nelle scorse settimane assieme ad altri 25 sindaci italiani che affrontano i suoi stessi problemi. Nell’elenco ci sono Positano, Taormina, Polignano a Mare, Cortina. «Abbiamo un’altissima densità turistica, in alcuni momenti arriviamo a quasi 40mila presenze a Capri, tra temporanei e non. Siamo contenti di avere tanto turismo e non vogliamo certo applicare il numero chiuso sui visitatori. Semplicemente, non dovrebbero arrivare tutti insieme ma scaglionati» spiega a “La Ragione”. «Quindi si devono regolamentare gli sbarchi, dando un tetto massimo orario, perché la condizione attuale è invivibile sia per quelli che cercano una vacanza di lusso e rilassante sia per chi arriva e se ne va nel giro di poche ore. Vogliamo che chi viene a Capri spenda bene i propri soldi».
In assenza di una legge nazionale sulla gestione dei flussi, sulla sanità e sulla sicurezza, molto è lasciato alle iniziative individuali, soprattutto riguardo alla gestione degli affitti brevi e alla regolamentazione degli ingressi in determinati luoghi. Il tema sul tavolo, ci spiega il sindaco, è la norma sugli ‘accosti’ consentiti alle navi: è piuttosto datata e dunque riferita a navi con una capienza minima rispetto a quella prevista per gli attuali aliscafi e traghetti.
Falco racconta di essere in contatto diretto con il ministro del Turismo Daniela Santanchè a proposito dello scaglionamento degli arrivi sull’isola campana. E a breve ci sarà un vertice con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «perché una simile concentrazione di persone su un’isola pone diverse questioni sulla sicurezza personale e collettiva».
Intanto ha organizzato due file per la funicolare: una (più veloce) è riservata ai residenti e a chi ha una prenotazione alberghiera; un’altra è dedicata invece ai cosiddetti ‘giornalieri’.
di Nicola Sellitti
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