“Dei 4 presunti palloni spia, solo uno è stato classificato come cinese”
Intervista ad Alberto Negri, editorialista de “Il Manifesto” ed ex inviato di guerra. La sua opinione sul presunto pallone spia cinese
Un rapporto pubblicato di recente dall’Office of the Director of National Intelligence, riferito al 2021, prendeva in considerazione 366 incidenti aerei: 26 oggetti coinvolti sono stati classificati come droni, 163 come palloni aerostatici, altri 6 causati da ostacoli aerei. Questo fa capire la dimensione del fenomeno, che dovrebbe portare a non stupirsi della presenza di palloni spia cinesi anche negli Stati Uniti, come quello recentemente abbattuto. Eppure rimane il giallo. L’editorialista de Il Manifesto ed ex inviato di guerra Alberto Negri ci spiega: “Dei 4 presunti palloni spia, solo uno è stato classificato come cinese: degli altri non ci sono ancora informazioni. Avrebbero una forma differente, ma soprattutto pare non sia ancora chiaro neppure il sistema di propulsione. Per questo gli Usa parlano di ‘oggetti volanti non identificati’”, continua Negri.
“Questo dimostra l’importanza della dimensione dello spazio, dove non c’è ancora una regolamentazione univoca. Non solo: la NATO ha recentemente esteso l’articolo 5, che presuppone l’intervento in aiuto a uno degli Alleati in caso di attacco, anche a questa dimensione, il che apre a nuovi scenari, in un momento di forte tensione tra Usa e Cina, con l’annullamento della visita del Segretario di Stato americano a Pechino”, spiega l’esperto.
Intervista a cura di Eleonora Lorusso
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