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“L’Europa è diventata belligerante. Impossibile mediare con Mosca”

Eleonora Lorusso intervista il generale Antonio Li Gobbi, già direttore delle Operazioni allo Stato Maggiore della NATO a Bruxelles. Dopo l’offensiva ucraina e la risposta russa, con il ricorso a droni iraniani, si assiste a una fase nuova: “Si mira ad arrivare all’inverno ucraino, durante il quale – complici le condizioni meteo – la Russia potrà rinforzarsi davvero e sostituire anche gli armamenti distrutti con altri meno vetusti, per poi presumibilmente riprendere lo scontro in primavera. Purtroppo si assiste una estensione dello scontro, con il coinvolgimento iraniano, tramite la fornitura dei droni, e israeliano, con l’annuncio del sostegno a Kiev. Ma pensano anche gli appuntamenti elettorali“, spiega Li Gobbi, in riferimento alle elezioni di Mid Term negli Usa l’8 novembre o a quelle del prossimo anno in Turchia. Quanto all’Europa, “da un punto di vista diplomatico forse si sarebbe potuta evitare la decisione di addestrare le truppe ucraine, affidandola alla Nato: l’Europa è diventata ‘belligerante‘, anche applicando le sanzioni economiche o inviando armi, tramite singoli stati. Ma l’addestramento a livello europeo di fatto toglie la possibilità di mediazione con Mosca – osserva Li Gobbi – mentre in caso di ‘attacco’ a una delle basi di addestramento, che saranno in Polonia e in Germania, non cambierebbe la risposta, perché essendo membri Nato, porterebbe a una risposta dell’Alleanza atlantica“.   di Eleonora Lorusso
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Eleonora Lorusso intervista il generale Antonio Li Gobbi, già direttore delle Operazioni allo Stato Maggiore della NATO a Bruxelles. Dopo l’offensiva ucraina e la risposta russa, con il ricorso a droni iraniani, si assiste a una fase nuova: “Si mira ad arrivare all’inverno ucraino, durante il quale – complici le condizioni meteo – la Russia potrà rinforzarsi davvero e sostituire anche gli armamenti distrutti con altri meno vetusti, per poi presumibilmente riprendere lo scontro in primavera. Purtroppo si assiste una estensione dello scontro, con il coinvolgimento iraniano, tramite la fornitura dei droni, e israeliano, con l’annuncio del sostegno a Kiev. Ma pensano anche gli appuntamenti elettorali“, spiega Li Gobbi, in riferimento alle elezioni di Mid Term negli Usa l’8 novembre o a quelle del prossimo anno in Turchia. Quanto all’Europa, “da un punto di vista diplomatico forse si sarebbe potuta evitare la decisione di addestrare le truppe ucraine, affidandola alla Nato: l’Europa è diventata ‘belligerante‘, anche applicando le sanzioni economiche o inviando armi, tramite singoli stati. Ma l’addestramento a livello europeo di fatto toglie la possibilità di mediazione con Mosca – osserva Li Gobbi – mentre in caso di ‘attacco’ a una delle basi di addestramento, che saranno in Polonia e in Germania, non cambierebbe la risposta, perché essendo membri Nato, porterebbe a una risposta dell’Alleanza atlantica“.   di Eleonora Lorusso

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