La corsa alla Nato per legittimarsi e difendersi dall’aggressione esterna
Paolo Casardi, Ambasciatore e co-presidente del Circolo di Studi Diplomatici, risponde alle domande di Eleonora Lorusso sulla corsa di alcuni Paesi, come Svezia e Finlandia, per l’ingresso nella Nato.
“La Finlandia, con la premier Sanna Marina in visita a Roma da Mario Draghi, cerca appoggio politico, diplomatico e militare. Dispone già di un apparato militare molto forte, come la Svezia, ma entrando nell’Alleanza atlantica potrebbe contare sull’articolo 5, che prevede il sostegno degli Stati membri in caso di aggressione”, spiega Casardi.
E se la Turchia “prende tempo” per due motivi principali, anche la Chiesa Cattolica sottolinea “come sia legittimo il sostegno alla difesa, anche nel caso ucraino”.
di Eleonora Lorusso
Paolo Casardi, Ambasciatore e co-presidente del Circolo di Studi Diplomatici, risponde alle domande di Eleonora Lorusso sulla corsa di alcuni Paesi, come Svezia e Finlandia, per l’ingresso nella Nato.
“La Finlandia, con la premier Sanna Marina in visita a Roma da Mario Draghi, cerca appoggio politico, diplomatico e militare. Dispone già di un apparato militare molto forte, come la Svezia, ma entrando nell’Alleanza atlantica potrebbe contare sull’articolo 5, che prevede il sostegno degli Stati membri in caso di aggressione”, spiega Casardi.
E se la Turchia “prende tempo” per due motivi principali, anche la Chiesa Cattolica sottolinea “come sia legittimo il sostegno alla difesa, anche nel caso ucraino”.
di Eleonora Lorusso
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Tag: interviste, NATO
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